Page 275 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'EPURAZIONE E LA SUA PARABOLA POLITICA 267
di scegliere: possono seguire le truppe tedesche nella ritirata, dopodiché
saranno rimessi in altri campi, in tutto simili a quelli lasciati, oppure pos-
sono attendere sul posto i sovietici "liberatori". All'unisono, questa è la
soluzione che viene adottata.
Pare anche quella buona, poiché all'arrivo delle avanguardie russe,
seguono due giorni di tripudio, con feste, abbracci e grandi mangiate. Ma
al terzo giorno l'N.K.V.D. incolonna brutalmente i festanti ed a piedi li
trasferisce con tragiche marce prima a Timisoara, poi a Focsani, infine
in Ucraina, all'immenso campo di Morshansk. Ne tornerà, anni dopo, una
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sparuta e piagata minoranza, in una vicenda generalmente ignorata.< >
In Italia, la pre-epurazione segue due distinti percorsi, a seconda che
si tratti del Nord, ancora occupato dalle truppe tedesche e della Repubbli-
ca Sociale, o del Centro-Sud, già liberato. Nelle due vaste zone i fini sono
identici, ma i mezzi usati divergono prodigiosamente, poiché nella prima
si tratta di operare attraverso la Resistenza, nella seconda, invece attraver-
so un tessuto formalmente giuridico, anche se esso è nient'altro che l'a-
spetto ingannevole di una forte pressione politica.
Attraverso la Resistenza, ed in un panorama solo apparentemente con-
fuso, si persegue non soltanto l'obiettivo di eliminare fisicamente i vertici
locali e centrali del risorto fascismo, ma anche quello di neutralizzare e
screditare quei comandanti e formazioni partigiane che la cui linea ideo-
logica non è quella comunista. Nell'estate ed autunno 1944, divampano
astiose polemiche con Giustizia e Libertà e con la Democrazia Cristiana,
specie nel Triveneto, dove i collegamenti comunisti con le pretese di Tito
e con la brutalità dei Corpus jugoslavi stanno creando una linea di frattu-
ra molto profonda. Ed un'altra se ne crea- assai poco investigata- attor-
no al criterio con il quale il PCI intende condurre la lotta armata, in
contrapposto a quello che guida i pensieri ed azioni di quasi tutti gli altri
Partiti clandestini, ivi compreso, sostanzialmente, anche il Partito Sociali-
sta. La distanza è polare, poiché si basa su una diversa valutazione delle
possibilità e dei costi di una guerra civile vera e propria, non solo per
il corto periodo, ma soprattutto a lungo termine.
Ostana, su questa strada ed intanto, constatazioni di fatto, quali l'e-
siguità e la scarsa tenuta delle formazioni di montagna, che nell'estate ed
autunno 1944 non superano i 15/20 000 uomini armati e realmente pre-
(8) Per un racconto dettagliato di questa tragedia, vedi il volume di Olindo Gianvettori
"Sciaisrai", Mondial Editrice, Siena, 1967.
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