Page 289 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL PROBLEMA DELLE FRONTIERE ORIENTALI 281
evasive"; il Reggimento "San Marco" prese posizione al fronte inquadra-
to nel Gruppo di combattimento "Folgore", il che rendeva difficile il suo
impiego per altri scopi; l'incontro di Belgrado fra Alexander e Tito, a fine
febbraio 1945, fece capire agli italiani che gli alleati non avrebbero mai
permesso un loro sbarco a Trieste. Tuttavia alla fine di aprile del 1945
i piani del maresciallo Alexander per vincere la "corsa per Trieste" com-
presero ancora anche uno sbarco anfibio a Trieste e a Pola. Gli ufficiali
di collegamento britannici con il "San Marco" fecero balenare la possibi-
lità di un suo impiego a Trieste. Per alcuni giorni nocchieri e marinai "ser-
vizi marinareschi" del reggimento, attestato presso Castel Bolognese, furono
avviati verso l'Adriatico per far pratica su mezzi di sbarco, che peraltro
mai videro.<9> Alla luce di ulteriori documentazione e testimonianze an-
drebbe chiarito quale concretezza avessero le voci di un impiego degli ita-
liani e a quale livello di autorità alleate gli eventuali piani fossero stati
concepiti. Certo va ribadito che, nel quadro generale della situazione, rie-
sce difficile credere ad una autorizzazione di Londra e Washington ad un
impiego di truppe italiane in Venezia Giulia.
Parallelamente si erano sviluppati gli auspicati contatti con la mari-
na della Repubblica Sociale Italiana. Al riguardo la recente pubblicazione
delle memorie dell'ammiraglio de Courten ed i successivi convegni di Lucca
dell'ottobre 1994 e di Venezia dell'aprile 1995, al quale ha recato la sua
testimonianza il principale emissario dello stesso de Courten nel nord, hanno
sostanzialmente confermato i fatti già noti fin dall'epoca del processo al
comandante Junio Valerio Borghese M.O.V.M. e poi riferiti in opere de-
10
dicate alla "X Flottiglia M.A.S." della marina repubblicana.< > Trascu-
(9) Cfr. G. Cox, The Race for Trieste, Londra, 1977 (tr. it., Gorizia, 1985), p. 151;
L. Fulvi, E i marinai scesero dalle navi. Il "San Marco" nella guerra di Liberazione,
Roma, s.d. (1988), p. 154-55; T. Marcon, Il Reggimento Marina "San Marco " nella
Guerra di Liberazione, relazione al convegno La Marina nella Guerra di Liberazione
e nella Resistenza, Venezia, 28 e 29-4-95, p. 15 del teseo dattiloscritto.
(10) Cfr. Le memorie dell'ammiraglio de Courten ... , cit., p. 548-55; G. Manzari, Le mis-
sioni a nord della Regia Marina, relazione al convegno Le divisioni ausiliarie nella
guerra di Liberazione, Lucca, 8-10 ottobre 1994; G. Zanardi, Il problema della Vene-
zia Giulia: i contatti fra l'ammiraglio de Courten ed il comandante Borghese, relazione al
convegno di Venezia cit. sopra, testo dattiloscritto; S. Nesi, Decima Flottiglia nostra ...
I mezzi d'assalto della marina italiana al sud e al nord dopo l'armistizio, Milano, 1986,
cap. V e VIII; la relazione di Marceglia a de Courcen, s.d. (ma del1955), gentilmente
fornitami dal Contrammiraglio Giuliano Manzari, che ringrazio. Il volume Junio
Borghese e la X Flottiglia M.A.S. Dall'8 settembre 1943 al26 aprile 1945, a cura di
M. Bordogna, Milano, 1995 è apparso quando questa relazione era già stata ultimata.
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