Page 291 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL PROBLEMA DELLE FRONTIERE ORIENTALI 283
dell'esercito repubblicano di difendere il confine orientale furono raccolte
anche dal ministro dell'aeronautica Luigi Gasparotto (appartenente allo
stesso partito di cui era leader il presidente del consiglio, la Democrazia
del lavoro) che, il 3 marzo 1945, ne scrisse a Bonomi sottolineando le pos-
sibili "ripercussioni politiche". Pochi giorni dopo, anche il maresciallo
d'Italia Giovanni Messe, Capo di Stato Maggiore Generale, scrisse al ri-
guardo a Bonomi,06> che ancora una volta, superando le obiezioni poli-
tiche, ritenne si dovesse procedere nella linea intrapresa. Di qui l'ultima
missione, del maggiore Giorgis, che passò le linee il 20 marzo. Sembra
che, nel corso di una di queste missioni, Borghese venisse informato dal
progetto di sbarco del "San Marco" a Trieste e predisponesse misure per
proteggerlo. 0?)
Di fatto le possibilità della "X M.A.S." e delle autorità militari della
R.S.I. erano limitate dalle direttive tedesche, che nel gennaio 1945 impo-
sero il ritiro della "Decima" dalla Venezia Giulia ed il suo trasferimento
ad ovest del Tagliamento. Così, al momento del crollo tedesco, a difesa
di Trieste e dell'Istria si trovavano poche centinaia di marò. Alquanto in-
generoso appare peraltro il commento di de Courten che "L'azione in
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difesa della Venezia Giulia fu praticamente nulla" ,0 > alla luce delle
centinaia di caduti e prigionieri che la "X M.A.S." ebbe a Pala, Fiume,
Lussingrande, Lussinpiccolo e Cherso.
Soprattutto va rilevato un certo parallelismo tra la situazione delle
Forze Armate italiane del sud e del nord, ad entrambe le quali le potenze
dominanti nelle due parti d'Italia, anglo-americani e tedeschi, non permi-
sero di compiere una missione di supremo interesse nazionale. Va anche
sottolineato come l'atteggiamento delle due Marine,09> e in generale delle
(16) Messe traeva le sue informazioni dai rapporti del tenente medico del Regio Esercito
Cino Boccazzi, paracadutato come ufficiale di collegamento presso le formazioni
autonome "Osoppo" , che, catturato dalla "X M.A.S.", si adoperò per stabilire una
collaborazione tra i partigiani e le forze di Borghese per la difesa delle frontiere
orientali.
(17) Cfr. Nesi, op. cit., p. 104.
(18) Le memorie dell'ammiraglio de Courten ... , cit., p. 555.
(19) Con comprensibile orgoglio e spirito di corpo il comandante Zanardi parla della
sua "coscienza della superiorità morale della Marina su ogni altra espressione della
vita nazionale, per la solidarietà che ha sempre unito gli uni agli altri tutti i suoi
uomini" (Il problema della Venezia Giulia ... , cit., p. 7). Dal canto suo R. De Felice
sottolinea che "Lo spirito cameratesco, l'onore militare, l'identità patriottica face·
vano degli uomini di Borghese degli intermediari naturali fra Nord e Sud" (Rosso
e Nero, a cura di P. Chessa, II ediz., Milano, 1995, p. 132).
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