Page 358 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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ripartizione pressoché uguale fra i fautori del mantenimento di Tenda e
Briga all'Italia ed i fautori del passaggio di questi comuni alla Francia.
Quanto al problema delle forniture di elettricità in Francia ed in Italia,
che è una delle principali rivendicazioni italiane per impedire il passaggio
alla Francia, la commissione conclude sulle non recepibilità di questo ar-
gomento, tenuto conto del basso tasso di elettricità fornito dalle centrali
idroelettriche della Roya sull'insieme dell'energia elettrica distribuita in
Piemonte.< 57 l
Tre settimane più tardi la riunione dei supplenti presenta il trattato
preparato ed il 16 settembre 1946 il trattato franco-italiano entra in vigo-
re. Una cerimonia di passaggio di sovranità ha luogo a Tenda, a Briga
ed a Saint Dalmas di Tenda.
Il plebiscito non si svolge che un anno dopo, nell'ottobre 194 7. Esso
regolarizza, in qualche maniera, uno stato di fatto. La pagina, ora, è defi-
nitivamente girata.
Si è trattato, in effetti, di molto rumore per poche cose. Firmato il
10 febbraio 1947, il trattato di pace fra Francia ed Italia, è ratificato il
31 luglio dall'Assemblea Costituente. Sicuramente i territori ceduti alla
Francia non costituiscono le perdite essenziali dell'Italia - ma la crisi di
maggio-giugno 1945, - coincidendo con i problemi delle frontiere con
la Jugoslavia, ha avuto un risentimento molto più importante in Italia.
È per ben ribadire una potenza francese che si è agito. Il governo
è conscio delle poste nuove dell'immediato dopoguerra. In effetti, occor-
reva che la pagina della guerra fosse girata definitivamente, prima di lan-
ciarsi nell'avventura europea, di cui la Francia e l'Italia saranno il tandem
motore a partire dalla fine degli anni cinquanta.
In Francia, cinquanta anni dopo, le popolazioni interessate all'unio-
ne sono le sole a conservare il ricordo di questi avvenimenti, al di fuori
degli storici. Rettifiche di debole valore, ma talmente simboliche, i guada-
gni territoriali a profitto della Francia sono oggi quasi dimenticati. Almo-
mento di scrivere la storia evocando delle discussioni che non hanno più
luogo di essere, non si può che citare ciò che diceva, quattro anni fa, il
(57) Ibidem. A proposito dell'importanza delle centrali idroelemiche dell'Alta Roya per
l'Italia, vedere anche l'opera di Romain H . Rainero, Histoire de la commission Italienne
d'armistice avec la France, Vincennes, SHAT, 1995.
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