Page 438 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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                   Questa realtà di elevatissima conflittualità si innestava in una Italia
              in cui l'occupazione alleata, le distruzioni, la fame, la mancanza di lavoro,
              il problema del reinserimento• di'centinaia di migliaia di reduci e di sban-
              dati, la povertà, le istituzioni statali indebolite, producevano, nel complesso,
              una  situazione  di  grande  instabilità.
                   La  Marina,  che  pur aveva  attraversato  tutte le  vicissitudini  di  una
              guerra travagliata, vi  entrò nella fase  post bellica con un elevato grado di
              integrità. Dopo 39 mesi di guerra combattuta contro le più grandi poten-
              ze marittime del mondo, dopo aver affrontato con lealtà le gravi vicende
              dell'armistizio,  dopo  22  mesi  di  Cobelligeranza a  fianco  degli  Alleati,  la
              Marina si presentava come una delle poche entità dello Stato che conser-
              vava ancora una propria fisionomia ed una propria organizzazione. I gra-
              vi  problemi  di  ordine  spirituale  e  materiale  che  travagliavano  la  Forza
              Armata sembravano composti dalla convinzione di rappresentare una com-
              ponente  salda  ed  organizzata.
                   La  Marina terminò la guerra con una  flotta  la  cui  consistenza  rap-
              presentava un insieme di tutto rispetto.  Il naviglio disponibile assomma-
              va  a:
                  5  navi  da  battaglia  (Italia,  Vittorio  Veneto,  Doria,  Duilio  e  Cesare);
                  9 incrociatori (Cadorna,  Montecuccoli,  Eugenio di Savoia,  Duca d'Aosta, Ga-
                  ribaldi, Duca degli Abruzzi, Pompeo Magno,  Attilio Regolo,  Scipione Africano);
                  11  cacciatorpediniere (Riboty,  Da Recco,  Grecale,  Oriani,  Fuciliere,  Gra-
                  natiere,  Carabiniere,  Artigliere,  Mitragliere,  Legionario  e  Velite);
                  22  torpediniere  ed  avvisi  scorta;
                  19  corvette;
                  31  sommergibili;
                  44  MAS  ed  unità  similari;
                  posamine,  navi  appoggio,  rimorchiatori;
              per  un  totale  complessivo  di  oltre  269 000 tonnellate.
                   Evidentemente le condizioni di operatività delle varie unità non era-
              no tutte allo stesso livello per ragioni sia di età sia di usura. Influiva nega-
              tivamente sulla efficienza la indisponibilità di arsenali ben organizzati, con
              l'eccezione di quello di Taranto che però lavorava sostanzialmente per le
              unità alleate, la carenza di pezzi di ricambio e la mancanza di un suppor-
              to industriale adeguato. Vi era poi la  necessità di un aggiornamento delle
              unità  relativamente  ad  alcune  comoonenti  tecniche  e  tecnologiche.








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