Page 445 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'AERONAUTICA  ITALIANA  ALL'INDOMAN I  DELLA  LIBERAZIONE        437

                    L'Unità Aerea, inquadrata nella Balkan Air Force alleata, venne im-
               piegata essenzialmente nel settore Albania,  Montenegro, Bosnia, Erzego-
               vina sotto stretto controllo degli ufficiali della A.F.S.C. (Sotto Commissione
               Alleate  per le  Forze Aeree).
                    Il Raggruppamento Caccia e il Raggruppamento Bombardamento e
               Trasporto effettuarono un'intensa attività di bombardamenti e mitraglia-
               menti contro le truppe tedesche, lancio di viveri, denaro, munizioni, armi
               e indumenti alla divisione italiana "Garibaldi", nonché ai partigiani del-
               l'E.P.LJ. (esercito popolare di liberazione yugoslavo) agli ordini del Ma-
               resciallo Tito.
                    Il  Raggruppamento Idro, con i suoi  Cant.  Z .506, effettuò missioni
               di scorta a  convogli alleati  e a  navi  isolate,  missioni antisom e  soccorso
               mantenendo inoltre i collegamenti con la Sardegna e la Sicilia per conto
               degli Anglo-Americani e delle autorità italiane. Prezioso fu il lavoro svolto
               dal trasporto aereo che assicurò i collegamenti tra i vari centri della peni-
               sola e delle isole maggiori tenuto conto del disastroso stato della rete via-
               ria italiana con il Nord Africa.  Lavoro che continuò anche dopo la fine
               della guerra in Europa. Venne,  inoltre,  riorganizzata l'Accademia Aero-
               nautica a Brindisi per completare la preparazione di quegli allievi che in
               seguito alle vicende dell'8 settembre erano stati costretti ad interrompere
               1  cors1.
                    Lo sbandamento iniziale provocato dall'armistizio e, allo stesso tem-
               po, la volontà di continuare a combattere, condizionarono le  scelte degli
               uomini.  Se  ci  furono  quelli  che  con dignità seguirono il  Governo Regio
               al Sud, altri con altrettanta dignità ricostruirono reparti operativi al Nord
               per continuare a  battersi contro gli  anglo-americani  che bombardavano
               obiettivi  militari  nel territorio  italiano.
                    Nell'autunno 1943, attorno a Baylon, Falconi, Visconti e altri piloti
               di grande prestigio della R.A., i quali si erano rifiutati di essere incorpo-
               rati nei reparti della Luftwaffe, venne istituita l'Aeronautica Nazionale Re-
               pubblicana della Repubblica Sociale Italiana, nel cui ambito furono costituiti
               due gruppi caccia, un gruppo aerosiluranti e due gruppi trasporto, oltre
               ad alcune squadriglie  autonome  ed  i  servizi  tecnici.
                    La caccia dell'A.N.R. oltre ai velivoli italiani MC.205, G.55, allineò
               un certo numero di ME.109 e qualche ME.llO forniti dai Tedeschi, men-
               tre i gruppi da trasporto e quello aerosiluranti ebbero aeroplani esclusiva-
               mente  italiani.








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