Page 248 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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248                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


            Pantaloni di panno
               Fino al 1884 i pantaloni di panno in dotazione ai reparti di cavalleria erano
            guarniti al fondo da un gambale di vacchetta annerita tagliato a punta verso
            l’interno coscia, foderato di tela e cucito a doppio sul panno, la cui adozione
            comportò l’abolizione degli stivali, all’epoca portati al disotto dei pantaloni.
               Il 16 luglio 1884 con l’adozione dei gambali “mod. Ardito”, dal nome del
            suo ideatore, il maggiore Nicola Ardito, il modello dei pantaloni venne modifi-
            cato per consentire di indossare i nuovi gambali.
               Confezionati  comunque  sempre  con  il  panno  “bigio” i  pantaloni  erano
            composti dalla cintura e dai gambali; la cintura era dotata “esternamente verso
            l’estremità della parte destra” di un “bottone mezzano d’osso annerito ed un
            gangherino di ferro” e “nella corrispondente parte sinistra” di asola e ma-
            glietta cucita nella parte interna, mentre “nella parte sinistra, dove la cintura si
            unisce al pantalone” era cucito all’interno un altro bottone d’osso annerito.
               L’apertura anteriore prevedeva due liste di panno, quella di destra con quat-
            tro bottoni piccoli d’osso annerito ed un’asola obliqua sulla sua punta, e quella
            di sinistra con quattro asole corrispondenti.
               I gambali erano tagliati in modo da aderire bene al polpaccio ed erano mu-
            niti “inferiormente dalla parte interna” di uno spacco lungo 13 centimetri che
            al fondo era provvisto di un’asola e di due bottoni d’osso annerito, in modo da
            poterlo stringere o allargare.
               I pantaloni erano guarniti di due bande di panno turchino, cucite lateral-
            mente lungo la parte esterna, larghe ciascuna 28 millimetri e cucite a cinque
            millimetri di distanza l’una dall’altra.
               Le tasche erano due, di tela cotone basino ed a taglio interno leggermente
            obliquo, aperte nella parte anteriore al disotto della cintura e dotate di “una
            piccola apertura verticale all’angolo esterno, lunga mm. 40”.
               Nella parte posteriore dei pantaloni, in alto, vi erano due tagli lunghi ciascu-
            no circa nove centimetri che servivano “per adattare il pantalone all’anca del
            soldato”, un’apertura centrale lunga circa 12 centimetri e due mezze cinghie
            di cuoio - quella di sinistra dotata di fibbia con tubicino girevole e passante
            fisso, quella di destra di “parecchi fori per fermarvi l’ardiglione della fibbia”
            – cucite al disotto della cintura “nella parte posteriore verso i fianchi” e che
            servivano a stringere il pantalone alla vita.

            Gambali per cavalleria mod. Ardito
               Adottati il 16 luglio 1884 i “gambali per cavalleria mod. Ardito” subirono
            negli anni alcune modifiche rispetto al modello originale.
               Quelli in dotazione alla cavalleria inviata in Cina erano quelli della versione
            adottata nel 1899, a forma di “un tubo pressoché cilindrico, rigido e resistente
            “ composti da due parti, una, quella che avvolgeva il polpaccio, di “cuoio-
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