Page 245 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               245

                 era alta in tutto 60 millimetri, larga 40 e spessa
                 38 ed era dotata di gambo in filo di ferro del
                 diametro di 2 millimetri, lungo circa 80 milli-
                 metri;
              -   il fregio, collocato fra la nappina e la visiera,
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                 era stato adottato nel 1876  e nel caso dei
                 reggimenti  Cavalleggeri  era costituito  da
                 una cornetta in metallo bianco sormontata
                 da corona reale col disco mobile sul quale
                 era intagliato il numero del reggimento. Il
                 fregio era alto in tutto 76 millimetri e largo
                 70 millimetri ad eccezione della corona che
                 era larga solo 46 millimetri;
              -   la penna di corvo fissata verticalmente dentro il
                 foro della nappina, alta 22 centimetri e mezzo e do-
                 tata di gambo lungo in media 85 millimetri;
              -   una treccia formata da due cordoni intrecciati “del colore della filettatura
                 della giubba”, il bianco nel caso del Reggimento Cavalleggeri “Roma”,
                 lunga in tutto 50 centimetri e larga 18 millimetri, che veniva appesa agli un-
                 cini degli scudetti e le cui estremità terminavano ad occhiello di cordoncino
                 lungo 25 millimetri; a una delle estremità era fissata una piccola ghianda
                 lunga 58 millimetri, compreso l’anello per l’aggancio al cordoncino.
                 La treccia doveva “cadere a festone lungo il lato destro colla ghiandina
              nella parte posteriore e deve poggiare sulla metà circa della visiera.”

              Copertura di tela
                 La copertura in tela bianca era costituita da un tondino ovale e da una fascia
              in due pezzi destinata a coprire il tubo, uniti tra loro con cuciture, e da un cor-
              doncino in cotone bianco infilato in una guaina ricavata dalla piegatura dell’or-
              lo inferiore della fascia che serviva a tenere ferma la copertura al colbacco.
                 Sul lato sinistro e sulla parte posteriore, in alto, vi erano due fori per il pas-
              saggio dei gancetti portatreccia, mentre sulla parte anteriore, sempre in alto, si
              apriva uno spacco orizzontale largo 65 millimetri “per poter mettere e togliere
              la copertura senza togliere la nappina”; sia i due fori che lo spacco erano rin-
              forzati internamente con la stessa tela.
                 In fronte alla copertura veniva cucito il fregio, una cornetta coronata con il
              numero del reggimento nel tondino, tessuto in filo di lana nera su “campo di
              filo di cotone bianco”.

              162  G.M. Atto N.139 - Divisa e Vestiario (Nota N.147) – Modificazioni all’istruzione 2
                  settembre 1871 sulla divisa della cavalleria – 5 novembre 1876.
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