Page 240 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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            -   durante la notte: a discrezione dei comandanti di battaglione o di reparto mi-
               nore autonomo si potevano indossare i pantaloni di panno e la mantellina;
            -   durante l’istruzione esterna del mattino: uniforme a discrezione dei coman-
               danti di battaglione o di reparto minore autonomo;
            -   nelle giornate piovose, tanto nei servizi esterni e di guardia quanto in libera
               uscita: chepì o cappello invece dell’elmetto.
            -  per gli ufficiali in servizio: la stessa uniforme prescritta per la truppa sosti-
               tuendo il berretto con la foderina bianca all’elmetto “sino a che non giunga-
               no gli elmetti inglesi”;
            -  per gli ufficiali fuori servizio: facoltà di indossare la tenuta regolamentare di
               panno, di tela o di “flanella d’Africa”.
               Ai primi di maggio il Comando comunicava agli ufficiali che non essen-
            do stato possibile fornire la stoffa kaki di cui si era parlato alla fine di marzo
            “conviene quindi che gli ufficiali provvedano direttamente il tessuto che loro
            necessita per l’uniforme estiva. Avverto però che presso questo Comando tro-
            vasi visibili dei campioni di kaki della Italian Colonial & Trading e che, al bi-
            sogno di quantità di tessuto richieste, conformi a detti campioni, si potrebbero
            avere qui in pochi giorni” e due settimane più tardi il tenente colonnello Salsa
            ritornava sull’argomento ricordando che “le tenute di cui possono far uso i
            Sigg.ri Ufficiali dell’esercito per diporto in città ed alle Istruzioni, oltre quelle
            regolamentari di panno, sono esclusivamente quelle di tela o di flanella tipo
            Africa. Autorizzo anche ad usare le tenute di chaki (sic) di colore analogo al
            tipo Africa ma proscrivo le uniformi di qualsiasi altro colore. Le calzature da
            usarsi saranno sempre quelle regolamentari in cuoio nero o naturale comprese
            quelle tipo Africa”.
               Il documento citato attestava quindi la sostituzione delle tenute di tela o
            flanella bianca con le quali gli ufficiali erano partiti con quelle regolamentari
            di tela o flanella kaki stabilite dall’”Istruzione sulla divisa del corpo speciale
            d’Africa” del 1889, oppure con altre di fabbricazione locale ma il cui colore
            doveva essere uguale a quello delle uniformi regolamentari.
               Due fotografie coeve in cui sono ritratti, insieme ad ufficiali del contingen-
            te francese e russo, numerosi ufficiali appartenenti a vari reparti del corpo di
            spedizione ci permettono di chiarire quale fossero le uniformi effettivamente
            indossate durante l’estate; oltre al fatto che alcuni di loro indossavano ancora
            le uniformi di colore bianco formalmente abolite, nessuno di loro indossa la
            giubba di tela color bronzo chiaro d’ordinanza per le truppe d’Africa, ma una
            giubba ad un petto di cinque bottoni metallici, tagliata a sacco nella tela kaki
            – il colore abbastanza scuro fa pensare a tessuto di fornitura inglese – caratteriz-
            zata dal colletto dritto con i bordi arrotondati guarnito dalle stellete metalliche
            e dalla presenza di tasche al petto, collocate tra il secondo ed il terzo bottone
            dall’alto, di due tipi diversi, entrambi a taglio interno ma uno munito di aletta
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