Page 243 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento 243
“dovendosi passare in vicinanza di navi di altra nazionalità” il Comando rac-
comandava ai soldati in coperta di indossare la tenuta di tela migliore e l’elmet-
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to e togliere gli “oggetti stesi ad asciugare in coperta”.
I reparti che restarono in Cina avrebbero invece dovuto ricevere “per giun-
gere fino al 15 di agosto” due paia di scarpe e due uniformi di tela in ottime
condizioni “oltre ad una terza tenuta di tela da indossare all’interno delle ca-
serme”.
Il 12 luglio giunse in oriente uno dei due piccoli reparti di cavalleria im-
piegati in Cina, un plotone del Reggimento Cavalleggeri “Roma” (20°) che
verrà poi rilevato nel 1903 dal plotone del Reggimento Cavalleggeri “Lucca”
(16°), entrambi equipaggiati sulla base della stessa tabella generale di vestiario
prescritta per le altre truppe nell’estate del 1900 al momento della partenza
dall’Italia, ma che prevedeva ovviamente anche i capi di vestiario specifici per
l’arma a cavallo e più precisamente un berretto di panno, un berrettino da scu-
deria, un colbacco, una giubba, un pastrano, i fregi da controspalline, i panta-
loni, i gambali mod. Ardito, un paio di guanti in pelle, due cinghie da pastrano
ed un paio di occhiali antipolvere; i cavalleggeri ebbero anche in dotazione un
elmetto inglese completo identico a quello degli altri reparti ma caratterizzato
dal fregio della specialità e dalla penna di pavone infissa nella nappina.
Le caratteristiche di questi capi di vestiario erano le seguenti:
Berretto di panno
Di modello identico a quello dell’Artiglieria ma con i bottoncini di stagno,
la filettatura di panno bianco ed il fregio anteriore costituito dalla cornetta co-
160 In effetti però, “venendo ad esaurirsi il fondo delle tenute di tela” il 12 luglio ogni mi-
litare in partenza ebbe una sola tenuta di tela di quelle da indossare durante il viaggio
di ritorno.
161 L’ordine del giorno del 7 settembre 1901 stabiliva il tipo di uniformi che gli ufficiali
e la truppa avrebbero dovuto indossare al momento dello sbarco a Napoli: gli ufficiali
l’uniforme di panno con la “giubba di antico modello”, i pantaloni corti, i gambali o
gli stivali oppure anche le scarpe alpine nere, il berretto con copertina, la sciarpa e la
pistola; la truppa il chepì oppure il cappello con copertura, giubba di panno, pantalo-
ne di tela dentro gli stivaletti alpini, lo zaino completo con telo tenda al cui interno do-
vevano trovare posto i pantaloni di panno “immediatamente sotto la mantellina dello
zaino”, i viveri di riserva e la gavetta “sotto il falso coperchio e convenientemente as-
sicurati mediante qualche camicia od altro, per evitare gli sbattimenti e smarrimenti.
Delle munizioni cinque pacchetti saranno come di solito riposti nella cartucciera del-
lo zaino, il rimanente nella giberna”. La truppa portava inoltre il tascapane, la borrac-
cia e l’armamento completo mentre tutti gli altri oggetti dovevano essere riposti nei
sacchi vestiario.

