Page 96 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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96                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


            suono e dei trilli variamente modulati che consentivano a tutto l’equipaggio di
            udire l’ordine da eseguire.  89

            Sacco
               Confezionato con tela olona cerata, il sacco era di forma cilindrica ed aveva
            un diametro di 41 centimetri ed un’altezza di 72 centimetri, era coperto nella
            parte superiore da un “controfondo” della stessa tela ed aveva la bocca orlata
            da un rinforzo di tela nel quale erano praticati otto occhielli all’interno dei quali
            passavano otto “cappi in merlino nero” fissati sul controfondo.
               Il sacco veniva chiuso passando “per le gasse dei cappi” un ferro curvo e
            snodato al centro, le cui estremità si riunivano mediante un lucchetto d’otto-
            ne. 90

            Stoviglie
               Il gamellino di bandone doppio, alto otto centimetri, aveva un diametro di
            18 centimetri al cerchio superiore e di 15 centimetri a quello inferiore, pesava
            circa 300 grammi ed era provvisto di orlatura rimboccata all’esterno per due
            millimetri e di due rinforzi – saldati su entrambi i lati “in direzione della giun-
            tura” – ai quali era assicurato un anello di metallo giallo del diametro di due
            millimetri.
               Il bicchiere, anch’esso di bandone doppio e anch’esso alto otto centimetri,



            89   I segnali da eseguire con il fischietto erano suddivisi in tre categorie, “Onori”, “Se-
                gnali relativi al servizio interno della nave” e “Segnali relativi al servizio delle imbar-
                cazioni”;
                - la categoria “Onori” comprendeva i segnali seguenti: “Due alla banda”, “Quattro
                alla banda”, “Sei alla banda” e “Fuori e rientra alla banda”;
                - la categoria  “Segnali  relativi  al  servizio  interno  della  nave” comprendeva
                “Alza”,  “Ammaina”, “Alla voce”, “Molla in bando”, “Tira e molla”, “Chiamata tra
                nocchieri”, “Fuori ai pennoni”, “Rientra ai pennoni”, “Silenzio”, “Bolina”, “Gran
                bolina”, “Molla bolina”, “Volta”, “Chiamata ai tre alberi”, “Chiamata alla maestra”,
                “Chiamata al trinchetto”, “Chiamata alla mezzana”, “A riva”, “Abbasso alla riva”,
                “Siete pronti?”, “Pronti”, “Tutti a posto di manovra”,  “Gente a posto di manovra”,
                “Squadra a posto di manovra”, “Attenzione”, “Vira l’argano”, “Castagna”, “Arran-
                ca abbriva”, “Richiamare le lance di rimorchio a prua”, “Fine della Messa o preghie-
                ra”, “A mangiare”, “Chiamata alle scope”;
                - la categoria “Segnali relativi al servizio delle imbarcazioni” comprendeva “in piedi
                e scopritevi”, “Sedetevi e copritevi”, “Scosta”, “Arma remi”, “Voga”, “Scia”, “Ag-
                guanta”.
            90   Il sacco conteneva il corredo del marinaio ed andava riposto nelle apposite scaffalatu-
                re presenti all’epoca sulle navi da guerra il che spiegava la presenza del lucchetto ne-
                cessario per evitare i furti.
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