Page 320 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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sa durante la marcia poteva avvenire, e se vi si fossero rafforzati, avrebbero po-
tuto resistervi quel tanto che occorreva per dar tempo al grosso dei garibaldi-
ni di occupare le posizioni dominanti immediatamente a sud-est di Mentana.
Invece se ne erano ritirati fin dalla sera del 2, per il freddo e per la piog-
gia, e ciò fu causa principale delle disastrose condizioni in cui venne impe-
gnata l’azione nella giornata seguente; la responsabilità ne ricade sul tenente
colonnello Paggi che aveva ricevuto ordini al riguardo ed anche sul maggiore
Ciotti, come si è detto sopra.
Come gli era stato verbalmente prescritto da Menotti, due ore prima che
s’iniziasse la marcia (ore 9,30) il battaglione Stallo, testa dell’avanguardia ga-
ribaldina, doveva partire «un’ora prima di quella stabilita per l’intero corpo»
cioè alle 10,30, disporsi in fiancheggiatori sulle colline di destra della strada
di Tivoli e restarvi finché fosse sfilata l’intera colonna, ripiegando poi sulla
stessa via. Ma anche questo servizio fu imperfettamente eseguito. Dopo circa
mezz’ora di marcia e quando l’avanguardia doveva essere con la testa circa a
Mentana, è mandata sul fianco destro anche la compagnia carabinieri livor-
nesi, 70 uomini scelti, comandata dal capitano Mayer (Santini secondo altri)
che era aggregata al battaglione Missori.
Il battaglione Stallo intanto occupa l’altura di Ara Cacamele e il Romito-
rio e forse anche, o stava per giungervi, monte d’Oro, quando alle 12,30-
12,45 urta contro l’avanguardia della colonna pontificia.
PRIMO ATTACCO DEI PONTIFICI. - II maggiore de Lambilly, comandante
dell’avanguardia, s’impegna subito coi suoi zuavi. Le due compagnie di testa
si spiegano rispettivamente a sinistra e a destra della strada, altre due riman-
gono a sostegno sulla strada; monte d’Oro e la spianata del Romitorio sono
occupati. Con un secondo sbalzo gli zuavi rinforzati da altre due compagnie
conquistano le alture di Ara Cacamele, dell’Immaginella, e si spingono sullo
sperone delle Pianelle; il battaglione Stallo è ricacciato alla baionetta su casa-
le Santucci. La sezione d’artiglieria dell’avanguardia prende posizione a sini-
stra della strada delle Pianelle; batte vigna Santucci. Il resto del reggimento
zuavi avanza seguito dal rimanente della colonna fino alla spianata del Romi-
torio, ove si lasciano gli zaini.
Garibaldi, che marciava alla testa del grosso, al primo avviso dell’attacco
degli zuavi contro Stallo, pervenutogli nell’uscire da Mentana, aveva arresta-
to la colonna, ed ordinato a Menotti di mandare subito il battaglione Ciotti,
già sotto le armi nel paese, per prendere il suo posto nella colonna, a villa San-