Page 325 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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LA CAMPAGNA DEL 1867 307
i volontari retrocedenti, ed a protezione della ritirata.
I francesi avanzano molto lentamente, è la tattica del fuoco da fermo del
‘70, che si delinea.
Alcune centinaia di garibaldini che dovevano formare la retroguardia, ta-
gliati fuori dai franco-pontifici giunti oltre la chiesa dei Santi all’estremità
nord di Mentana, rimangono nel borgo barricandovisi.
Intanto anche il maggiore de Troussures avanza per lo sperone di monte S.
Angelo fino in Vigne Nuove per la stradetta a nord di S. Giorgio, in terreno
già sgombrato dai garibaldini. Affacciatosi alla chiesa dei Santi, e, constatato
che Mentana è ancora occupata dai volontari, non ritenendosi in forze suffi-
cienti per attaccare, sia verso questa località sia verso i Cappuccini prosegue
sul tardi traversando la strada di Monterotondo e dirigendosi verso la Torret-
ta ove si riunisce a sera il 1° di linea del Frémont all’estrema destra della linea.
Il sole è per tramontare, il generale Kanzler ordina l’attacco decisivo contro
Mentana per terminare l’azione prima che sopraggiunga la notte.
I Francesi sono chiamati anche al centro finora tenuto dai pontifici: il ge-
nerale de Polhés col colonnello Berger alla testa di due battaglioni del 59° di
linea francese e delle restanti compagnie del II battaglione cacciatori a piedi,
seguendo la Nomentana, e successivamente la strada incassata ad est di Men-
tana già percorsa dai carabinieri pontifici, scacciano i garibaldini dalle vigne
e dai fienili ad est di Mentana, ma non riescono ad entrare nel paese barrica-
to e fiancheggiato da case isolate occupate dai volontari.
Intanto la sinistra dei franco-pontifici, colonna Saussier, avanza ad ovest di
Mentana e da Salincerqua viene ad affacciarsi alle Vigne Nuove di fronte ai
Cappuccini.
Sono passate le 17, annotta; Mentana è circondata da tutte le parti, il mo-
vimento di ritirata eseguito troppo lentamente dai difensori di Mentana non
è più possibile, e quella che doveva diventare retroguardia è stata tagliata fuo-
ri e ricacciata nel paese. Ma il Kanzler rimanda l’assalto all’indomani, il fuo-
co rallenta, poi cessa del tutto; si riordinano le truppe pontificie frammiste al-
le francesi; le colonne Frémont e Saussier, che erano le più avanzate, a notte
sono fatte ripiegare: il 1° di linea presso il 50°, ed il 29° presso gli zuavi pon-
tifici forse sul colle di S. Salvatore; i carabinieri esteri ed i legionari ritirati dal-
la fronte e riuniti rispettivamente presso casa Guarnieri ed i casali dell’Imma-
ginella; poi, «prese le volute militari precauzioni», si bivacca durante la notte
sul campo di battaglia circondando Mentana a mezzo tiro di fucile, con for-