Page 328 - Il Generale Giuseppe GARIBALDI
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                   re da Mentana con armi e bagaglio per ritirarsi oltre il confine: tali condizio-
                   ni vengono rifiutate. Mentre si discute, due compagnie del 59° di linea fran-
                   cese agli ordini del tenente colonnello Bressoles, entrano in Mentana per ri-
                   conoscere la situazione ed occupano le barricate senza incontrare resistenza.
                   Il maggiore de Fauchon, addetto allo Stato Maggiore del generale Kanzler - o
                   il tenente colonnello Bressoles, secondo de Failly - dopo aver fatti molti pri-
                   gionieri si presenta al castello intimandone la resa.
                      Si stabilisce:

                   1) i garibaldini saranno considerati prigionieri dei Francesi e non dei ponti-
                      fici; non saranno quindi condotti a Roma, ma accompagnati da truppa
                      francese al confine italiano;
                   2) agli ufficiali saranno lasciate le armi;
                   3) i prigionieri non entreranno in Monterotondo.

                      Queste condizioni sono ratificate dal comando franco-pontificio.
                      Verso le 15 i garibaldini presi nell’interno del castello (circa 700 secondo
                   il de Failly) sono diretti al confine italiano, scortati da una compagnia del 59°
                   - capitano Fougérousse - mentre quelli presi all’esterno del castello e durante
                   il combattimento del giorno prima furono condotti a Roma.
                      Fra i prigionieri fatti a Mentana vi furono anche i medici ed il personale
                   dell’ambulanza garibaldina, che durante il combattimento aveva funzionato
                   in una chiesuola del paese.
                      Le truppe vincitrici ritornavano trionfalmente in Roma nel pomeriggio
                   del 6 novembre accolte con grandi feste ufficiali ed a ricordo della vittoria fu
                   istituita la Croce commemorativa di Mentana.

                      Secondo il rapporto ufficiale del gen. Kanzler i franco-pontifici ebbero le
                   seguenti perdite, così ripartite fra i vari corpi:

                   Pontifici:
                   -  zuavi: 24 morti di cui un ufficiale (capitano de Veaux), 57 feriti di cui 2
                      ufficiali (tenente Jacquemont e sottotenente Dujardin);
                   -  legione d’Antibo: 6 feriti;
                   -  carabinieri esteri: 5 morti, 37 feriti di cui 2 ufficiali (maggiore Castella e
                      sottotenente Devorschek);
                   -  artiglieria: 1 morto, 2 feriti;
                   -  dragoni: 1 ferito.
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