Page 23 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Un’«arma» di precisione per la ricerca sUlla storia e sUlle istitUzioni militari 23
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saggi essenziali, come la costituzione delle colonie . Se dal punto di vista archi-
vistico la letteratura non appare così cospicua, una robusta bibliografia di varia
natura, ma riferibile al ruolo dell’Esercito e delle varie armi nella più generale
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storia d’Italia, è ormai disponibile . Tuttavia appare complessivamente carente
il contributo della storia istituzionale che, pure, si sta rinnovando sui temi dei
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codici e della disciplina e del reclutamento . Le ricostruzioni complessive della
dottrina e degli ordinamenti, dell’organizzazione e della struttura militare, nel
corso del tempo, appaiono, a tutt’oggi, quelle di Filippo Stefani e di Oreste
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Bovio . Meno sistematico appare il lavoro di Carlo De Biase sullo Stato mag-
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Per ciò che attiene all’espansione coloniale italiana, non solamente dal punto di vista
militare, sarà sufficiente ricordare alcuni dei lavori di Nicola Labanca, Storia dell’Italia
coloniale, Venezia, La Fenice, 1994 (Piccola biblioteca di base, La Storia), Una guerra
per l’Impero. Memorie della campagna d’Etiopia 1935-36, Bologna, il Mulino, 2005
(Biblioteca storica) e Oltremare. Storia dell’espansione coloniale italiana, Bologna, il
Mulino, 2007 (Storia paperbacks, 31). Lavori particolarmente innovativi appaiono quelli
di Marco Mondini, sotto il profilo del contesto culturale e sociale, come Alpini. Parole
e immagini di un mito guerriero, Roma-Bari, Laterza, 2008 (Percorsi, 112) e Armi e
politica. Esercito e società nell’Europa contemporanea, Milano, Angeli, 2009, solo per
citarne due, ma l’autore non ha lasciato inevaso il campo più proprio della storia politica
come nel caso del suo lavoro La politica delle armi. Il ruolo dell’Esercito nell’avvento del
fascismo, Roma-Bari, Laterza, 2006 (Quadrante Laterza, 132), in cui viene sottolineato il
ruolo nella crisi dello Stato liberale e la «benevola» neutralità dell’Esercito nei confronti
del fascismo. Non si intendono ovviamente sottovalutare i contributi di tanti altri studiosi
che hanno indagato su aspetti di vicende, di processi storici coinvolgenti la vita militare,
come Alberto Monticone, Piero Pieri, Fortunato Minniti e tanti altri ancora; la necessità
di una sintesi costringe a non ricordare tutta la storiografia più rilevante, ma di limitarmi
solamente a tracciare un percorso.
12 Utilissime rassegne bibliografiche si devono a Nicola Labanca, Bibliografia di storia
militare, per gli anni 1982-1986, pubblicata come supplemento alla rivista dell’Ufficio
storico dell’Esercito «Memorie storiche militari» (1983-1985), ma soprattutto Storie
di guerre e di eserciti. Gli studi italiani di storia militare negli ultimi venticinque anni,
Milano, Unicopli, Milano, 2011 (Collana del Centro interuniversitario di studi e ricerche
storico-militari, 10). Anche a Oreste Bovio si deve un’utile rassegna bibliografica: L’Ufficio
storico dell’Esercito. Un secolo di storiografia militare, Roma, Ufficio storico SME, 1987.
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Si fa riferimento ai lavori sui codici e sulla disciplina militare di Marco Rovinello, «Giuro
di essere fedele al Re ed a’ suoi reali successori». Disciplina militare, civilizzazione e
nazionalizzazione nell’Italia liberale, in «Storica», XVII (2011), 49, pp. 95-140 e Una
giustizia senza storia? I codici penali militari nell’Italia liberale, in «Le Carte e la Storia»,
XVIII (2012), 2, pp. 59-78.
14 Fare il soldato. Storie del reclutamento militare in Italia, a cura di n. labanCa, Milano,
Unicopli, Milano, 2007 (Collana del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-
militari, 4).
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Per Stefani si tratta dell’opera, già citata, La storia della dottrina e degli ordinamenti