Page 24 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            giore,  peraltro  ormai  piuttosto  datato.  Nel  lavoro  di  Giorgio  Rochat  e  Giulio
                                                                     16
            Massobrio, Breve storia dell’Esercito italiano dal 1861 al 1943 , che è ancora,
            per molti versi, un riferimento ineludibile, gli aspetti istituzionali sono rintraccia-
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            bili in molte sue parti . Importante è anche il contributo di Marco Meriggi, sia
            nella trattazione del rapporto tra militari e istituzioni politiche nel periodo giolit-
            tiano, sia nella trasformazione di quella relazione di fronte al parallelo mutamen-
            to in uno Stato pluriclasse, ma soprattutto il già citato saggio sul Ministero della
            guerra, in cui l’autore pone una costante attenzione tra l’amministrazione dell’E-
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            sercito e la restante amministrazione pubblica . Alcuni cenni relativi alle istitu-
            zioni militari si possono reperire in parti dell’antologia curata da Nicola Laban-
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            ca . E infine ancora pochi cenni sono destinati all’istituzione, all’organizzazione
            e  alla  struttura  nella  grande  opera  Gli  italiani  in  guerra.  Conflitti,  identità,
            memoria dal Risorgimento ai nostri giorni .
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               La peculiarità dell’istituzione militare, insomma, è ancora in larga parte da
            dissodare e questo lavoro, anche sotto tale profilo, si offre come una potenziale





               dell’esercito italiano, pubblicata, in più volumi, dall’Ufficio storico dell’Esercito negli
               anni 1984-1989; per Bovio ci riferiamo alla sua Storia dell’Esercito italiano (1861-1990),
               Roma, Ufficio storico SME, 1996.
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                Torino, Einaudi, 1977.
            17   Aspetti  istituzionali  sono  rintracciabili  in  parte  del  secondo  capitolo  sulla  formazione
               dell’Esercito unitario (pp. 14-36); negli elementi di giudizio relativi all’incertezza della
               linea politica, alla rinuncia a mobilitare tutte le risorse disponibili, al cattivo funzionamento
               dei servizi e alle rivalità personali a fronte dell’unico aspetto positivo rintracciato nella
               saldezza  dell’Esercito  (pp.  54-56);  nella  fondata  osservazione  di  una  diminuzione  del
               ruolo dell’Esercito per la crescita della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale e
               dell’apparato repressivo in funzione del mantenimento dell’ordine pubblico dopo il 1925;
               nella continua mobilitazione e nel coinvolgimento dell’esaltazione patriottica (pp. 213-
               214) e, infine, nel quarto capitolo, La politica militare del regime fascista (pp. 208-240).
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                M. MeriGGi, Militari e istituzioni politiche nell’età giolittiana, in «Clio», XXIII (1987), 1,
               pp. 55-92; id., Amministrazione civile e comando militare…cit., pp. 1363-1427.
            19   L’istituzione militare in Italia. Politica e società, a cura di n. labanCa, Milano, Unicopli,
               2002  (Questioni  di  storia  contemporanea,  11).  Si  fa  riferimento  ai  cenni  contenuti
               nell’introduzione La maturità della storia dell’istituzione militare in Italia e ai contributi
               di P. del neGro, L’Esercito dell’Italia libera come società militare, pp. 147-152, di G.
               roChat, Alle basi dell’istituzione militare: i reggimenti di Fanteria, pp. 153-159 e di l.
               Ceva, La fascistizzazione degli ufficiali, pp. 160-166.
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                5  volumi,  Torino,  2008-2009.  Si  fa  riferimento  ai  saggi  di  G.  roChat,  l’esercito
               piemontese, pp. 212-218, contenuto nel I volume, a cura di M. isnenGhi-e. CeCChinato,
               Fare l’Italia: unità e disunità del Risorgimento e di n. labanCa, I militari del fascismo,
               pp. 391-405, nel IV volume, a cura di M. isnenGhi-G. albanese, Il ventennio fascista, 1,
               Dall’impresa di Fiume alla Seconda guerra mondiale.
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