Page 27 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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               Introduzione






                  Il percorso che ha condotto a questa pubblicazione è cominciato nel 1989
               quando, durante le ricerche per la tesi di laurea, è avvenuto l’«incontro» con gli
               enti cui le Forze armate hanno demandato, istituzionalmente, la funzione conser-
               vativa in materia di archivi , ovvero gli uffici storici e i musei.
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                  Gli  uffici  storici,  tutti  con  sede  a  Roma,  sono  quelli  dello  Stato  maggiore
               dell’Esercito  (istituito  nel  1853  come  «Ufficio  militare»  nell’Armata  sarda),
               della Marina militare (istituito nel 1913 ma funzionante, in via sperimentale, dal
               1912), dello Stato maggiore dell’Aeronautica militare (istituito nel 1926) e del
               Comando generale dell’Arma dei carabinieri (istituito nel 1965 come articolazio-
                                      2
               ne del Comando generale) . Inoltre, dal dicembre 2006 è stato costituito, inizial-
               mente in via sperimentale, un quinto Ufficio storico, quello dello Stato maggiore
               della Difesa. Oltre ai compiti ordinariamente assegnati ai preesistenti uffici sto-
               rici (conservativi, editoriali, di ricerca e studio), al nuovo Ufficio sono stati attri-
               buiti quelli di assicurare il coordinamento tra gli uffici anzidetti per «specifici
               interessi  comuni»  (compresi  quelli  inerenti  ai  beni  culturali)  e  di  predisporre
               direttive di indirizzo generale allo scopo di definire orientamenti omogenei per
                                                                             3
               la salvaguardia-conservazione-trasmissione delle fonti storico-militari .
                  Tra le strutture dell’Esercito che hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale di
               «museo di forza armata» ricordiamo l’Istituto storico e di cultura dell’Arma del
               genio (istituito a Roma nel 1934 a seguito della fusione del Museo storico del
               Genio militare con l’Istituto di architettura militare, costituiti, rispettivamente, nel



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                  Nel volume i termini di «archivio», «complesso documentario», «fondo» e «nucleo docu-
                  mentario» sono utilizzati come sinonimi.
               2   La creazione dell’Ufficio storico, inizialmente come Sezione storica dell’Ufficio operazio-
                  ni del Comando generale dell’Arma dei carabinieri, è stata un’iniziativa «impropria». In-
                  fatti, i Carabinieri, allora arma dell’Esercito, non potevano avere un proprio ufficio storico
                  e soltanto nel 1994 lo Stato maggiore dell’Esercito ha acconsentito ufficialmente alla sua
                  costituzione. Tale situazione è stata definitivamente regolata nel 2000 a seguito dell’ele-
                  vazione dell’Arma al rango di forza armata (avvenuta con la l. 31 mar. 2000, n. 78, e con i
                  suoi decreti di attuazione n. 297 e n. 298 del 5 ott. 2000); circostanza che ha avuto, come
                  naturale conseguenza, il posizionamento del suo Ufficio storico allo stesso livello degli al-
                  tri uffici storici di forza armata.
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                  La  funzione  conservativa  assegnata  all’Ufficio  storico,  uscito  dalla  fase  sperimentale
                  nell’ottobre 2007, riguarda la documentazione prodotta dagli uffici e dai reparti dello Sta-
                  to maggiore della Difesa e dagli enti interforze direttamente dipendenti dallo stesso Stato
                  maggiore.
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