Page 304 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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incaricato. Le altre regole sulla registrazione di protocollo erano analoghe a quel-
le del 1871 e, come previsto in tale disposizione, erano contemplati casi di esclu-
sione dalla protocollazione che, oltre agli ordini del giorno, riguardavano ora
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anche le ricevute pervenute dai destinatari delle circolari e delle disposizioni .
Altra differenza era l’aggiunta di una nuova colonna finalizzata all’indicazione
dell’eventuale presenza di allegati. Questo ribadiva il ruolo assegnato al registro
di protocollo come principale strumento di gestione dell’archivio: accanto alla
finalità originaria di certificazione dell’avvenuta ricezione e spedizione dei docu-
menti, veniva infatti rafforzata la sua capacità di supportare le attività di ricerca
e di verificare la completezza dei fascicoli.
Identici a quelli precedenti i criteri generali sulla classificazione e sulla fasci-
colazione dei documenti.
Il titolario, presentato sempre come «esempio», era meno articolato e definito
rispetto a quello del 1871; inseriva una categoria, l’ultima, dedicata alla «Miscel-
lanea» e, in quasi tutte le categorie, specialità riguardanti le «Varie»; adottava,
per i primi livelli, un sistema di identificazione alfabetico anziché numerico. Ma
reiterava una rappresentazione delle sole materie attinenti alle funzioni «stru-
mentali», in altre parole quelle amministrative, contabili e sul personale, risultan-
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do anch’esso privo di voci sulle materie concernenti le funzioni «istituzionali» ,
ossia quelle più specificatamente tecnico-operative, come facilmente verificabile
dallo schema che si riporta di seguito.
24 Traccia del loro arrivo veniva però riportata sulla coperta del fascicolo relativo alla pratica
cui facevano riferimento tali circolari e disposizioni.
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In base alla riflessione teorica elaborata in questi ultimi anni dalla disciplina archivistica,
nazionale e internazionale, in materia di gestione documentaria, le funzioni «istituzionali»
(primarie) sono quelle specifiche del soggetto produttore mentre le funzioni «strumentali o
di supporto» (secondarie) sono quelle relative ad attività di funzionamento comuni a tutte
le pubbliche amministrazioni tra cui la gestione delle risorse umane e finanziarie. Cfr. [M.
GuerCio], 2, Requisiti funzionali…cit., pp. 71-74. Si veda anche [id.], 3, Principi, criteri
e metodi per la classificazione d’archivio, in La metodologia per la definizione dei piani
di classificazione in ambiente digitale, a cura di e. aGa rossi-M. GuerCio, Roma, Scuola
superiore della pubblica amministrazione, 2005 (Testi e strumenti, 3), pp. 41-43.

