Page 333 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Cenni sui Criteri di gestione doCumentaria nel regio eserCito      333



                pratiche                                                   cartelle
                13ª  Pratica:  lavori  di  fortificazione,  ponti,  strade,  barche,  edifici  M
                militari
                14ª Pratica: miscellanea
                18ª  Pratica:  armi,  munizioni  da  guerra,  buffetteria,  parchi,  carri,
                «forgie»
                19ª Pratica: vestiario, calzature, cavalli acquistati e di favore, cavalli,
                muli ed effetti, ritrovati o smarriti e dei deceduti, infermerie cavalli
                20ª Pratica: carte, piani di operazione, topografiche, istrumenti topo-
                grafici
                21ª Pratica: paghe, soprassoldi, indennità, gratificazioni, spese diver-
                se, contabilità
                22ª  Pratica:  viveri,  foraggio,  somministrazioni  varie,  magazzini,
                tende, coperte, sacchi da campo, letti, requisizioni, ospedali
                24ª Pratica: miscellanea

                Elenchi di proposte delle divisioni per ricompense per la battaglia di  N
                San Martino

                Ruolini mensili del Quartier generale dell’Armata       O

                  In merito alla ragione della presenza di due titolari l’unica annotazione che ci
               sentiamo di fare è di natura puramente storica: la data del 16 giugno 1859, che
               segna il termine ad quem del primo titolario e quello a quo del secondo, coincide
               con la data di assunzione, da Verona, del comando di tutte le truppe austriache
               operanti in Italia da parte dell’imperatore Francesco Giuseppe.
                  Una serie di pratiche rispecchiano quelle che erano le attività centrali per un
               comando in guerra, vale a dire quelle finalizzate all’acquisizione di notizie sul
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               nemico e sul territorio delle operazioni .
                  Nel corso dei conflitti era infatti indispensabile essere informati sulle posizio-
               ni, sui movimenti e sugli intendimenti dell’avversario come anche impedire che



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                  «1ª Pratica: rapporti ed informazioni sul nemico, sui fatti d’armi e sulle ricognizioni» (pri-
                  mo titolario, «A»), «13ª Pratica: confidenti militari e borghesi (…)» (primo titolario, «C»),
                  «3ª pratica: musicanti, (…), confidenti militari e civili, (…)» (secondo titolario, sezione
                  personale, «I»), «5ª pratica: declamazioni (…), spie» (secondo titolario, sezione personale,
                  «I»), «11ª Pratica: rapporti ed informazioni sul nemico, sui fatti d’armi, sulle ricognizioni
                  militari» (secondo titolario, sezione militare e amministrativa, «L»). E, ancora, «22ª Pra-
                  tica: carte di operazioni topografiche, guasti e riattamenti di strade, strumenti topografici»
                  (primo titolario, «E») e «20ª Pratica: carte, piani di operazione, topografiche, istrumenti
                  topografici» (secondo titolario, sezione militare e amministrativa, «M»).
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