Page 338 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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vantaggiosa anche per la stessa ricerca dei documenti .
Sul caso del comando di raggruppamento d’artiglierie d’assedio si riportava,
innanzitutto, il titolario in uso fino al 31 dicembre 1916, caratterizzato dalla
seguente articolazione:
titoli classi
I.Ufficiali Avanzamenti
Licenze
Punizioni
Quadrupedi
Malattie
II.Truppa Avanzamenti
Licenze
Punizioni
Quadrupedi
Malattie
III.Periodiche
IV.Varie Ufficiali
Truppa
Matricole
Postazioni batterie
V.Materiali Cancelleria, equipaggiamento, armamento d’Arti-
glieria e del Genio
Telefonici e varie
Munizioni
VI.Circolari
Di questo schema Curti critica l’eccessiva sommarietà e la «disgregazione
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molecolare», valutazione negativa condivisa dallo stesso Casanova ; l’inseri-
mento di una voce di primo livello dedicata alle «Varie» (titolo IV), «vera tomba
di documenti» , che, nelle voci di secondo livello, riproduceva, senza specifica-
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Per Curti la necessità di adottare regole precise per guidare la sedimentazione delle carte
militari era determinata anche dalla variazione continua e dalla «frequente impreparazione
professionale» del personale addetto agli archivi.
91 Tutta «la materia si disgregava, si confondeva, non rappresentando più nulla e quindi
meritava il dispregiativo di cartofia o paperasses dato alla sua congerie in quello e in tutti
gli altri comandi», in Archivi militari…cit., p. 247.
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Annotiamo che anche oggi non sono rari i casi d’inserimento di voci di classificazione
«generiche». Si pensi, e li citiamo appositamente visto lo spessore scientifico del gruppo

