Page 335 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Cenni sui Criteri di gestione doCumentaria nel regio eserCito      335


                  Ritornando ai due titolari del 1859, le altre voci riguardano l’organizzazione
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               e l’ordinamento dell’Armata mobilitata  e l’armamento . In misura consistente
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               sono rappresentate quelle funzioni di supporto  all’operatività militare svolte dai
               «servizi», complesso di strutture e mezzi che, come visto in precedenza , per-
                                                                                79
               mettevano alle truppe di vivere, muoversi e combattere; e, ancora, assicuravano
               lo sgombero di tutto ciò che diventava inservibile all’Esercito e ostacolava le
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               operazioni .













                  necessità, esaminare «altresì la corrispondenza delle persone private che possono essere
                  sospette di relazioni colle truppe nemiche». Le carte sequestrate che contenevano notizie
                  importanti o, anche «indizi qualsiasi», dovevano essere trasmesse direttamente al coman-
                  do del corpo d’armata per l’ulteriore invio, se utile, al comando in capo. Il resto della do-
                  cumentazione doveva essere restituita. Ibid., libro V, Servizio di avanscoperta, ricognizio-
                  ni ed informazioni segrete, capo VI, Informazioni segrete, § 20. Funzionamento di questo
                  servizio in guerra, pp. 186-188, nn. 454-457.
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                  «2ª Pratica: movimenti militari, marce, dislocazioni, distaccamenti, tabelle e tabelle di-
                  staccamenti, riparti delle varie armi presso le divisioni» (primo titolario, «B») e «12ª Pra-
                  tica: movimenti militari, marce, dislocazioni, reparto delle varie armi o frazioni presso le
                  divisioni, destinazioni provvisorie, guardie, distaccamenti» (secondo titolario, sezione mi-
                  litare, «L»).
               77   «3ª Pratica: armi, munizioni da guerra, buffetteria, parchi, fucine da montagna» (primo ti-
                  tolario, «C») e «18ª Pratica: armi, munizioni da guerra, buffetteria, parchi, carri, forgie»
                  (secondo titolario, sezione militare, «M»).
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                  Il termine di «supporto» non deve essere inteso, in questo caso, come «secondario». Ri-
                  cordiamo, infatti, che i servizi logistici sono tra i più importanti fattori tattici e strategici e
                  possono determinare la vittoria o la sconfitta in un conflitto armato.
               79   Si vedano, in questo volume, le pp. 223-267.
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                  Ad esempio, per il primo titolario, cartella «C»: «4ª Pratica: vestiario, calzature», «6ª Pra-
                  tica: ammalati, ospedali, infermeria cavalli», «11ª Pratica: personale e servizio degli uffici
                  diversi cioè Intendenza, Cassa, Controllo, Uditorato, Posta» e «17ª Pratica: viveri, foraggi,
                  magazzini, tende, coperte, sacchi da campo, letti». Nel secondo: «2ª Pratica: servizi diver-
                  si, servizio sanitario e d’intendenza, uditorato, poste e telegrafi» (sezione personale, «I»),
                  «19ª Pratica: vestiario, calzature, cavalli acquistati e di favore, cavalli, muli ed effetti, ri-
                  trovati o smarriti e dei deceduti, infermerie cavalli» (sezione militare e amministrativa,
                  «M») e «22ª Pratica: viveri, foraggio, somministrazioni varie, magazzini, tende, coperte,
                  sacchi da campo, letti, requisizioni, ospedali» (sezione militare e amministrativa, «M»).
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