Page 57 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                  57


               servizio tecnico automobilistico); Corpo sanitario militare (poi Servizio sanita-
               rio); Corpo di commissariato militare (poi Servizio di commissariato); Corpo di
               amministrazione militare (poi Servizio di amministrazione); Corpo veterinario
               militare (poi Servizio veterinario); scuole militari (poi «istituti» militari); distretti
               militari; istituti, stabilimenti e reparti vari (poi «enti» vari); Tribunale supremo
               militare e tribunali militari; reparti di correzione e stabilimenti militari di pena.
               Inoltre, alla fine degli anni Trenta, vengono inseriti anche la Guardia alla frontie-
               ra, il Servizio dei centri rifornimento quadrupedi, il Servizio dei depositi cavalli
               stalloni e il Servizio geografico.
                  Nello stesso decennio gli ordinamenti assunti dal Regio esercito metropolita-
               no furono i seguenti: Comando del Corpo di Stato maggiore; 4 comandi designati
               d’armata (poi 6 comandi d’armata); 11 corpi d’armata territoriali (poi elevati a
               18, di cui uno denominato Comando superiore truppe Albania); Comando mi-
               litare della Sardegna (poi soppresso); Comando militare della Sicilia (poi sop-
               presso); 29 divisioni militari territoriali (poi 54 divisioni di Fanteria e 2 divisioni
               motorizzate); 30 ispettorati di mobilitazione istituiti presso i comandi di divisione
               e presso il Comando militare della Sardegna (poi soppressi); 4 comandi superiori
               Alpini (poi 5 divisioni alpine); 3 divisioni celeri; 13 comandi di difesa territoriale
               e 18 comandi di zona militare. Al termine degli anni Trenta furono inoltre costi-
               tuiti il Corpo d’armata autotrasportabile, il Corpo d’armata corazzato, il Corpo
               d’armata celere, il Comando superiore truppe alpine, 3 divisioni corazzate, trup-
               pe RE di Zara e truppe RE dell’Elba. Alla difesa nazionale in caso di guerra con-
               correvano, secondo modalità stabilite dal Ministero della guerra, i corpi armati
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               dello Stato non facenti parte dell’Esercito, cioè la Regia guardia di finanza  e la


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                  Le origini della Regia guardia di finanza risalgono al 1774 quando, per volere del re di
                  Sardegna, Vittorio Amedeo III, viene istituita la Legione truppe leggere che rappresenta,
                  nella storia italiana, il primo esempio di corpo speciale appositamente creato e ordinato
                  per il servizio di vigilanza finanziaria sui confini, per la difesa militare delle frontiere e da
                  impiegare come fanteria leggera nel corso di operazioni belliche. Nel 1862, viene istitu-
                  ito il Corpo delle guardie doganali, parte integrante della forza pubblica, dipendente dal
                  ministro delle Finanze e competente in materia di custodia e vigilanza della linea e delle
                  zone doganali di terra e di mare e in materia di repressione del contrabbando. Inoltre, in
                  caso di guerra, le Guardie doganali potevano essere mobilitate con decreto reale e, con-
                  seguentemente, venivano poste sotto la dipendenza del Ministero della guerra o di quello
                  della Marina. Nel 1881 il Corpo delle guardie doganali assume la denominazione di Corpo
                  della Regia guardia di finanza e le funzioni di impedire, reprimere e denunciare il contrab-
                  bando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione alle leggi e ai regolamenti di finanza; e,
                  ancora, di tutelare gli uffici esecutivi dell’Amministrazione finanziaria e di concorrere alla
                  difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica. Inoltre, il Corpo viene inserito tra le «Forze
                  militari di guerra dello Stato» e, in caso di mobilitazione, forma compagnie e battaglio-
                  ni per concorrere alle operazioni. Nel 1907 al Corpo viene esteso l’uso delle stellette mi-
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