Page 117 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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degli apparecchi che nel frattempo fabbricavano, e Wil-
               bur fu a Roma agli inizi dell’aprile del 1909 dove, in un
               campo nei pressi di Centocelle, avviò una sorta di scuola
               di volo. L’Italia ebbe così il privilegio di essere la secon-
               da nazione a dare ospitalità ai Wright: del resto, la loro
               funzione guida durò pochissimo superata dalla velocità
               dell’evoluzione tecnica del mezzo che già a ridosso della
               Prima guerra mondiale non somigliava nemmeno lonta-
               namente al loro Flyer, e per architettura e per meccanica,
               essendo mutati soprattutto i motori, nella spasmodica ri-
               cerca di potenze sempre maggiori. Esordì così un motore
               a combustione interna a quattro tempi con quattro cilin-
               dri in linea, capace di erogare 12 hp con un peso di 70
               kg: per noi nulla di eccezionale ma per l’epoca una vera
               rivoluzione.
                 Era  un  tipico  motore  da  autotrazione,  con  raffredda-
               mento ad acqua e un basso numero di giri, estremamente
               semplice ed affidabile, doti divenute prioritarie in campo
               aeronautico.





















































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