Page 171 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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ne al suo rombare, e la bomba dopo una silenziosa planata
piombava al suolo esplodendovi fragorosamente .
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Il turboelica
Come fu in breve evidente, i gas espulsi dagli ugelli di
scarico dei turboreattori possedevano ancora una discreta
quantità di energia. Accurate analisi confermarono che,
mentre la loro temperatura si aggirava ancora intorno ai
600°, valore tutt’altro che residuale per un fluido esausto,
la loro velocità attingeva i 600 m/sec, valore anche que-
sto suscettibile di ulteriori e significativi sfruttamenti. Tale
potenzialità esulava dalle effettive esigenze, per cui sol-
tanto gli aerei militari e per brevi intervalli in seguito se
ne avvalsero, e nel campo civile soltanto il Concorde e il
corrispettivo e fin troppo similare sovietico Tupolev Tu-
144, le cui effimere vicende sono ben note. Si tentò allora
usare quel surplus energetico per ridurre i consumi, e la
soluzione escogitata contemplò una turbina, collocata in
modo da essere posta in rotazione proprio dal flusso dei
gas di scarico del turboreattore. Questa, a sua volta, si rese
solidale con un’elica, che ritornava così alla ribalta nel volo
da dove peraltro non era mai scomparsa definitivamente e
completamente. Suddividendo in maniera proporzionale
le frazioni della trazione da addebitare ai gas di scarico e
all’elica, questa risulta di gran lunga primaria, per cui in
sostanza potrebbe nuovamente ravvisarsi una variante del
16 Cfr. F. russo, Una minacciosa tecnologia carpita al passato, in Rivi-
sta Aeronautica 2/2009.
In questa pagina: le fasi di sviluppo ed assemblaggio del Concorde, agli
inizi degli anni ‘60.
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