Page 30 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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1.4. Lo scadimento dell’ordine pubblico: statura e di portamento severo, accentuato dal colore az-
predoni e briganti zurro acciaio degli occhi, era nato in Pannonia nel 321.
Poco più che quarantenne, nel 364, fu acclamato impe-
L’imperatore Valentiniano (321-375), che una discus- ratore, e avviò nel giro di qualche mese un serrato re-
sa tradizione vuole identificare nel bronzeo colosso di cupero della sicurezza, pubblica e privata. Relativamen-
Barletta, fu senza dubbio uno degli ultimi grandi roma- te a quest’ultima, varò delle leggi singolari destinate a
ni di provato buon senso e di onesta tenacia. A conferma sradicare la criminalità organizzata, ormai potentissima
della controversa attribuzione non tanto la mole della nel meridione della Penisola e in crescente sviluppo. Per
statua ma la sua sopravvivenza, estremo tributo alla sua la loro validità vennero ribadite nel codice di Teodosio,
sagacia nel disperdere le orde di barbari ai confini e le restando in vigore per circa due secoli: criterio infor-
bande di grassatori al loro interno. Semplice la formula: matore rivoluzionario fu quello di privare il crimine del
contro i primi molte poderose fortezze, contro i secondi mezzo più idoneo per delinquere. Quanto al perché del
poche chiare disposizioni. Scelte tipiche della mentalità concentrarsi delle bande nel sud Italia, esso va in buona
di un uomo di umili origini, di rigida formazione mili- sostanza ascritto alle conseguenze sociali della piaga del
tare e di fervente fede cristiana, caratteristiche che, uni- grande latifondo, sinonimo di catene e arretratezza, e in
tamente al coraggio e al valore sul campo, devono porsi misura minore, paradossalmente, all’attenuazione delle
alle spalle della sua fama. Per quanto se ne sa, di alta sue più ottuse esasperazioni.
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