Page 133 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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Il RegIo eseRcIto e le opeRazIonI dI polIzIa colonIale In afRIca (1922-1940)  133



























                                   AUSSME. 1929. Patibolo per ribelli in Libia.

              VII e X e l’8° squadrone savari, mentre vennero inseriti i battaglioni eritrei II (19 giugno)
              e XVI (12 luglio), secondo una linea di indirizzo che per il momento tendeva a privilegiare
              gli eritrei rispetto ai libici. Il 30 luglio infine furono sciolte le sezioni autotrasportate della
              I e della II batteria indigena e quella someggiata della II.
                 In dicembre, per presidiare i campi di concentramento e per il controllo della Sirtica
              da Agedabia a el-Agheila, fu introdotto un nuovo modello di battaglione eritreo in cui la
              compagnia mitragliatrici era ridotta a due sezioni aggregate al comando di battaglione. In
              tal modo questo tipo di reparto, che in passato si era dimostrato troppo pesante per opera-
              zioni di controguerriglia su terreni rotti e sabbiosi, veniva ad avere una struttura più snella,
              mantenendo la possibilità di sviluppare all’occorrenza una più che adeguata potenza di
              fuoco. Anche l’organico dei battaglioni fu alleggerito, portandolo da 748 a 690 uomini, e la
              stessa sorte toccò al gruppo irregolare di Akif che il 15 dicembre 1930 venne ridotto a 300
              uomini. A dispetto di queste riduzioni, alla fine dell’anno gli organici del corpo avevano
              avuto un incremento rispetto ai mesi precedenti di 24 ufficiali, 61 sottufficiali, 50 mili-
              tari di truppa nazionali e 857 indigeni. Si era mirato soprattutto a migliorare l’efficienza
              dell’organizzazione, con l’obiettivo di non dare tregua al nemico in questa fase finale delle
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              operazioni . Nel 1931 , domata ormai la ribellione, un’ulteriore ristrutturazione privi-
              legiò i gruppi sahariani, fondamentali per il controllo dei territori desertici dell’interno, a
              discapito delle unità di fanteria, troppo costose e non più funzionali alle nuove esigenze.

              378 Il Regio Corpo Truppe Coloniali, tel. n. 2944 V.G. dell’agosto 1930, ACS, FG, scatola 9, fascicolo 12,
                 sottofascicolo 2. Nel 1930 si ebbero infatti gli ultimi significativi combattimenti prima dell’avanzata
                 su Cufra: Faied (6 aprile), Belghes (16 aprile), Gars Mragh (16 giugno), scontro col dor degli Hasa
                 Abeidat a Chersa (19 settembre), Uadi es-Sania (8 ottobre), Caf Telem (2 novembre).
              379 R. Decreto del 10 dicembre 1931.
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