Page 199 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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Il RegIo eseRcIto e le opeRazIonI dI polIzIa colonIale In afRIca (1922-1940) 199
AUSSME. Anni Venti in Libia. Tribunale Speciale.
Il generale, prendendo spunto dall’esecuzione arbitraria di due indigeni, affermava che:
“[...] Individui che non soccombono in combattimento aut non siano sorpresi in flagranza
reato non debbono essere sottoposti ai procedimenti sommari e giustiziati. Ma debbono
avere trattamento previsto da disposizioni vicereali aut denunciati at autorità giudiziaria
per provvedimenti sua competenza. Atti del genere hanno originato rivolta dello scorso
anno con note conseguenze e ripercussioni, perpetuando convinzione generale nella asso-
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luta mancanza garanzia tutela giuridica da parte autorità” .
Chiunque non avesse rispettato tali ordini, sarebbe stato perseguito penalmente. Il con-
cetto veniva ripreso l’anno dopo dal generale Nasi in una delle sue famose circolari: “Rac-
comando vivamente che quei ribelli che si arrendono in combattimento o che comunque
vengono catturati, non siano passati per le armi, ma tradotti in campi di concentramento.
Bisogna sfatare la leggenda che le nostre truppe non risparmiano neanche chi si arrende, ciò
che è sempre una forma di vigliaccheria, anche per non spingere gli altri ad una resistenza
disperata che oggi non hanno più nessuna voglia di opporre. D’altronde i prigionieri che
mi portate li conto io, mentre che ai morti contati, che mi denunciate, ci credo poco. Infine
questi prigionieri potranno costituire per noi preziosa mano d’opera forzata” .
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I campi prigionieri che durante la guerra erano organizzati in campi di Corpo d’Arma-
ta, campi d’intendenza (Macallè e Adua) e campi di transito (Adi Caieh e Adi Ugri), con il
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campo di Nocra quale campo di raccolta , il 25 maggio 1936 erano stati tutti soppressi ad
613 Ibidem, p. 43.
614 Ibidem, p. 44.
615 Tel. n. 2/328 del 21 febbraio 1936, AUSSME, Fondo D-5, busta 144.