Page 6 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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6 L’esercito aLLa macchia. controguerrigLia itaLiana 1860-1943
giore dell’Esercito in materia relative al brigantaggio , alla riconquista della Libia e alle
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operazioni in Etiopia .
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Questo studio fa emergere, inoltre, una classe di comandanti preparati ed esperti
nella condotta delle “piccole guerre” che seppero condensare in diverse pubblicazioni i
propri concetti operativi, al pari di quello che fecero nello stesso periodo altri ufficiali
in Europa, come Gallieni e Lyautey in Francia e Callwell e Wolseley in Gran Breta-
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gna, i quali sono ricordati ancora oggi per le loro dottrine d’impiego.
I generali Govone, Pallavicini e Nasi , per citarne solo alcuni, redissero interessan-
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ti documenti che mantengono ancora oggi, con gli opportuni adeguamenti dovuti ai
tempi, piena validità concettuale e applicabilità dottrinale . Dall’esperienza di questi
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ufficiali è possibile trarre insegnamenti spesso convergenti, in particolare nei rapporti
con le élite tradizionali, con le autorità politico-amministrative civili, oltre che nel
modo in cui venivano impartiti gli ordini ai loro subordinati. Senza pretendere di
voler trovare in questi “insegnamenti” soluzioni immediatamente applicabili alla realtà
di oggi, si osserva, tuttavia, in un contesto generale certamente diverso, la modernità
della loro concezione. Essi furono capaci di comprendere gli aspetti fondamentali che
connotano tali operazioni, quali l’esigenza di una risposta non limitata esclusivamente
all’uso della forza, il ruolo centrale della popolazione, la necessità di un cambiamento
dell’organizzazione e delle modalità d’azione delle forze impegnate, soprattutto della
loro mentalità (che non si poteva improvvisare), per adattarsi a quella dell’avversario, e
l’importanza di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla tecnologia del momento
(automezzi e potere aereo).
Sin dalla lotta al brigantaggio emerse chiaramente che all’azione militare doveva
essere associato un intervento di natura politica e socio-economica (oggi si direbbe
Governance) per migliorare le condizioni di vita dei civili al fine anche di togliere agli
insorti l’appoggio della popolazione.
3 Maria Grazia Greco, Il ruolo e la funzione dell’esercito nella lotta al brigantaggio (1860 – 1868),
SME-Ufficio Storico, Roma 2011.
4 Federica Saini FaSanotti, Libia 1922-1931. Le operazioni militari italiane, Roma, SME - Ufficio
Storico, 2012.
5 Federica Saini FaSanotti, Etiopia 1936-1939, Le operazioni di polizia coloniale nelle fonti dell’Esercito
italiano, Roma, SME - Ufficio Storico, 2012.
6 Gallieni à Madagascar et Lyautey au Maroc, deux oeuvres de “pacification” complémentaires, CDEF –
Cahier de la Recherche Doctrinale, 2011.
7 charleS edward callwell, Small War. Their Principles and Practice, General Staff – War Office,
London, 1906 (reprinted 1914).
8 Garnet JoSeph wolSeley, The Story of a Soldier’s Life, Toronto, The Book Supply Company, 1904.
9 eMilio pallavicini di priola, Istruzione Teorica ad uso delle Truppe Destinate alla Repressione del Bri-
gantaggio nelle Province di Terra del Lavoro, Aquila, Molise e Benevento, Napoli, 1868 (EFFEPI 2012).
10 andrea roviGhi, La Famiglia Nasi di Modena, Modena, Poligrafico Mucchi, 2000.
11 Federica Saini FaSanotti, Prodromi di Counterinsurgency, in “Rivista Militare”, n. 2 - 2013.