Page 69 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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             generale  Smùh nel verbale dell'incontro con  Castellano  a  Lisbona  ii 19 ago-
             sto 1943. '"a discutere la  queslionc del come l'llalia poteva unirsi alle Nazioni
             Unne contro la Germania" CIO)_  La  risposta degli Alleari fu  che l'l13lia doveva
             anziwuo  SOttoscrivere  l'armistizio milil3re; quando poi av~~se cominciato la
             lona contro i tedeschi, si sarebbero determinate le condizioni per un diver.;o
             rnppono  con  le Nazioni Unite. Ho esposto dettagliatamente  in ah:rn  occasio-
             ne O l> quest'aspetto meno conosciuto della  storia dell'armistizio e  pertanto
             non  mi  dilungo  ad illustrnrlo.  Basta  qui  ricordare  che, soddisfatta  la  condi-
             zione dell'armistizio,  Badoglio,  nel  primo  inconrro che ebbe a  Brindisi  il  15
             seuembre con gli  inviati del  Comando alleato, l'inglese  Macmillan e  l'ameri-
             cano Murphr, chiese ufficialmente •che l'Italia  fosse considerdl3  paese allea-
             to delle  Nazioni  Unite".  La  risposta  questa  volta  fu  la  "cobelligeranza".  una
             formula  indefmita  che doveva  essere un surrogato dell'alleanza  ma  che fini
             per rivelarsi solo una parola priva di qualsiasi contenuto giuridico e  politico.
             Ma  il  governo  Badoglio  continuò  a  perseguire  l'obiettivo  dell' ingresso
             dell'Italia  neUa  coalizione  delle Nazioni Unite  come mez.zo per cancellare la
             c:l)ndizione di p3ese sconfitto. Dopo aver chiesto  inutilmente di sortoscrivere
             13  C:ln3 Atlantica il 17 dicembre  1943 (12), tre volte Badoglio reiterò  la  richie-
             Sia  d'alleanza: la prima, rivolgendosi :1 Rooseveh mtraverso i servizi segreti il
             27 gennaio 1944 <Bl, e, avendogli il presidente americano risposto che sareb-
             he stato possibile considernrla dopo che il Governo italiano avesse incluso le
             fone politiche  antifnsdste 0 4l,  la  reiterò  Il  3 aprile  1944  annunciandogli  la
             costitu7.ione dd suo ultimo  mlni~tero, quello che comprendeva glì esponenti
             ddlc  principali forze politiche Italiane 0 5>.  Infine, ritentò  il canale dei servtzj
             segreti con la  missione del prof.  Pazzi  al  quale affidò  In  sua  terza  lettern  a
             Roosevelt del 24 aprile 1944(16>.
                Né è da pensare che l'idea dell'alleanza dell'Italia con la  coalizio ne delle
             Nazioni  Unite  fosse  peculiare  del  duo Re-Badoglio,  perché,  aiJ.ontanaro
             Vittorio Emanuele m con la luogotenenza del figlio e  cosriruitosi un governo
             più  rappresentativo de.lle  forze  antifasciste  presieduto da  Bonomi,  questi
             rivolse analoga  richiesta  al  governo  americano  il 2  luglio  '44 <m,  e  poiché
             nella  risposta  pervenuta il  4 settembre  si eludeva  l'argomento  ma si  parlava
             della  possibilità di emendamenti al testo di  resa  del 29 settembre '43 (IIU, si
             colse subito questo spunto  per proporre  un accordo sostitutivo dl esso che,
             all'art.  1,  facendo stato dell'adesione  dell'Italia  alla  dichiarazione  delle
             Nazioni Unite del  1° gennaio 1942, ossia al  documento istltutivo  della coali-
             zione ctelle Nazioni Unite, implicasse il rlconosdmento dell'Italia come allea-
             ta 09>.  Poiché  le  cooversaz.ioni su  questo tema  si  prolungavano  in  modo
             inconcludente, e dalla coalizione si stava  onnal passando a cosrìtuì re l'orga-
             nizzazione  delle  Nazìoru  Unite,  sl  pensò di  avanzare  la  richiesta  cti  potervl
             panedpare.  Gli  Stati  Uniti,  sondati  in  via  preliminare,  risposero  d'aver  gi~
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