Page 127 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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Salvatore Orlando Aquileia
Maria Bergamas, “madre spirituale’’, incaricata della scelta della Antonio Bergamas
salma del Milite Ignoto
crazia sociale irredenta. Conseguito il diploma magi- anno, partecipò a un concorso a Cormons per essere
strale, iniziò a insegnare nel popolare rione triestino di ammesso alla Scuola Militare di Modena ma venne re-
Cittavecchia. spinto per aver scritto un tema ritenuto dagli esamina-
Alle prime avvisaglie di guerra tra l’Austria e l’Italia, tori troppo ironico e sovversivo. Data però la carenza di
Antonio Bergamas era entrato a far parte di un gruppo ufficiali di cui soffriva l’Esercito, nei mesi successivi
di irredentisti triestini. Varcò clandestinamente il con- riuscì comunque a partecipare al corso al termine del
fine il 3 ottobre 1914 a Cormons, trasferendosi a Roma, quale fu promosso sottotenente nel 137° reggimento
dove continuò nel suo impegno politico e fu, con altri Fanteria della Brigata “Barletta”, con cui combatté sul
giovani giuliani, impegnato nei soccorsi ad Avezzano monte Sei Busi e nella zona di Castelnuovo.
dopo il terribile terremoto del gennaio 1915. Antonio Nel maggio del 1916, l’Austria-Ungheria scatenò la
Bergamas fu poi a Venezia, ove seguì un addestramento Strafexpedition e il suo reparto venne inviato sul Monte
paramilitare assieme ad altri fuorusciti. Arrestato du- Cimone, nella zona dell’altopiano di Asiago. Alle otto
rante una manifestazione interventista, in cui aveva ri- del mattino del 18 giugno 1916, assieme al suo plotone
velato la sua passione repubblicana, si arruolò zappatori, Antonio Bergamas fu inviato all’assalto delle
nell’Esercito Italiano con il nome di Antonio Bontem- postazioni austro-ungariche ma, varcato un primo or-
pelli nato a San Giovanni di Manzano (UD), una falsa dine di reticolati, venne falciato dai colpi di mitraglia-
identità imposta dal Regio Esercito per accogliere tra trice nemica che lo colpirono a morte. Al termine della
le proprie fila gli irredentisti. Venne assegnato al 2° reg- battaglia nelle sue tasche fu trovato un biglietto nel
gimento Fanteria della Brigata “Re” nel maggio del quale si precisava, in caso di morte, di avvisare il sin-
1915, con il quale combatté sul monte Podgora, nella daco di San Giovanni di Manzano, unica persona al cor-
seconda battaglia dell’Isonzo. Nell’estate dello stesso rente della sua reale identità. Per l’azione che portò alla
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