Page 131 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Oskar Kokoscka: La sposa del Vento
Il capitano era sempre chino sull’orolo-
gio e i soldati trovarono solo i miei occhi.
Io mi sforzai di sorridere e dissi qualche
parola a fior di labbra; ma quegli occhi,
pieni di interrogazione e di angoscia, mi
sgomentarono… le mitragliatrici ne-
miche ci attendevano. Appena oltrepas-
sammo una striscia di terreno roccioso
ed incominciammo la discesa verso la
vallata, scoperti, esse aprirono il fuo-
co. Le nostre grida furono coperte dal-
le loro raffiche… i soldati colpiti cade-
vano pesantemente come se fossero stati
precipitati dagli alberi… Contro di noi
si sparava a bruciapelo. D’un tratto, gli
austriaci cessarono di sparare. Io vi-
di quelli che ci stavano di fronte, con gli
occhi spalancati e con un’espressione di
terrore quasi che essi e non noi fossero
sotto il fuoco. Uno, che era senza fucile, Lussu, nelle cui pagine appaiono come non trascurabili
gridò in italiano: – Basta! Basta! – Basta! – ripeterono gli al- comparse i Carabinieri, una volta in atto di riportare al-
tri, dai parapetti. Quegli che era senz’armi mi parve un cappel- le linee un presunto disertore, che nonostante gli ordini
lano. – Basta! Bravi soldati. Non fatevi ammazzare così. Noi ci rabbiosi e insensati del maggiore si sono rifiutati di fu-
fermammo, un istante. Noi non sparavamo, essi non sparavano. cilare, ma la loro presenza non è solo quella dei garan-
Quegli che sembrava un cappellano, si curvava talmente verso di ti dell’ordine e della disciplina militare, trasformata dai
noi, che, se io avessi teso il braccio, sarei riuscito a toccarlo. Egli vertici dell’esercito in cieca obbedienza che rasenta il fa-
aveva gli occhi fissi su di noi. Anch’io lo guardai. Dalla nostra natismo, ma anche e soprattutto di tutela delle popola-
trincea, una voce aspra si levò: – Avanti! Soldati della mia glo- zioni locali, insidiate da disertori e sbandati d’ogni sorta,
riosa divisione. Avanti! Avanti, contro il nemico! di intelligence e controspionaggio, di soccorso agli sfollati
Era il generale Leone… ed alle vittime dei bombardamenti – i primi della Storia
Nessun documento storico, nessuna millantata nar- ad interessare le popolazioni civili – e di concreto impe-
razione imparziale hanno avuto od avranno mai il tono gno bellico sul fronte, come accadrà durante la Seconda
di perentoria verità, spoglia e straziata, delle parole di Battaglia dell’Isonzo, il 19 luglio 1915, quando i Carabi-