Page 19 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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INTRODUZIONE




                  periti in diverse biblioteche: dalla Biblioteca Militare Centrale dell’Esercito, alla Österreichische
                  Nationalbibliothek di Vienna, dalla Bibliothèque Nationale de France Françoise Mitterrand  a
                  quella delle Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise).


                  ringraziamenti
                  Gli Autori desiderano esprimere la propria riconoscenza a:
                  Paolo Bonavoglia per aver redatto il contributo sui primi dispacci decrittati da Luigi Sacco;
                  Amedeo Ciaffone a cui sono da ascrivere il prezioso supporto nella ricerca presso il Kriegsarchiv
                  di Vienna e la consulenza nella traduzione di documenti dal Tedesco;
                  Gianfranco Maiozzi, abile ricercatore di articoli nelle biblioteche francesi;
                  Gilda Gallerati, Renzo Romoli e i loro collaboratori del Museo della Comunicazione di Roma
                  che, organizzando i convegni e la mostra su “La Comunicazione nella Grande Guerra”, hanno
                  contribuito a far nascere questo libro;
                  Filippo Sinagra che ha concesso la pubblicazione di alcuni cifrari contenuti in un suo libro in
                  corso di elaborazione.
                  Si desidera poi sottolineare che quest’opera non avrebbe visto la luce senza l’attiva collaborazio-
                  ne del personale dell’AUSSME, in particolare di Alessandro Gionfrida, e di quello dell’ISCAG
                  tra cui si citano Maria Quintiliani e Francesco Vincenzi.
                  Si ricorda anche la disponibilità della citata McGraw Page Library che ha concesso la pubblica-
                  zione di alcune pagine della Childs Collection.
                  Un particolare ringraziamento va al Professor Mariano Gabriele e agli Amici del Quadrato della
                  Radio per l’incoraggiamento ricevuto all’inizio e nel corso della lunga e faticosa ricerca sulla
                  Communication Intelligence nella Grande Guerra.
                  Si ringrazia, infine, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa e in particolare il Colonnello
                  Massimo Bettini, il Comandante Fabio Serra e il 1° Caporal Maggiore Michele Musso per la
                  collaborazione e il sostegno nell’edizione di questo volume.









































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