Page 211 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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L’inizio della lotta
8.1 LE CIFRE DELL’ESERCITO ITALIANO ALL’ENTRATA IN GUERRA
cifrari con diversi LiveLLi di segretezza
L’impiego delle radiocomunicazioni e dei cifrari ad esse associati avviene gradualmente nei
primi mesi di guerra.
Il “Nuovo Rosso”, il cifrario più diffuso e perciò meno sicuro, entra in vigore alla mezzanotte
tra il 30 giugno e il 1° luglio. Per ottenere una maggiore sicurezza si applicano, in alcune corri-
spondenze, le già citate semplici sopracifrature, segnalando al decifrante l’applicazione di que-
sto accorgimento mediante un numero posto all’inizio del telegramma, immediatamente dopo il
protocollo.
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Alla stessa data viene distribuito soltanto ad alcune autorità il ‘”Nuovo Azzurro”, predisposto pri-
ma della mobilitazione per evitare i rischi derivanti dalla grande diffusione del “Cifrario Rosso”
e ottenuto semplicemente mediante il cambio della numerazione riportata nella parte bassa di
ciascuna pagina. Nonostante l’inefficacia di una siffatta modifica per la difesa della segretez-
za, gli analisti austroungarici riusciranno a scoprire l’esistenza del “Cifrario Azzurro” soltanto
nell’agosto - settembre del 1917, probabilmente a causa della sua più limitata diffusione rispetto
al “Rosso” e alla mancata conoscenza ottenuta con l’acquisto prima del conflitto.
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Inoltre l’Esercito italiano, a somiglianza di quanto accaduto nella maggioranza degli altri eserci-
ti, ha protetto le comunicazioni riservate tra gli Alti Comandi con cifrari di segretezza superiore
come il “Cifrario Verde” gestito dall’Ufficio Informazioni e dedicato esclusivamente alle comu-
nicazioni tra il Comando Supremo e i Comandi delle Armate. Del “Verde” esistono, all’atto della
Mobilizzazione, soltanto dieci copie derivanti da un’edizione precedente del 1908 profondamen-
te modificata. Una delle copie è custodita dal Capo della Sezione Cifra del Comando Supremo,
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senza possibilità di accesso da parte degli altri Ufficiali addetti alla Sezione.
Si tratta, anche in questo caso, di un repertorio ordinato e paginato, senza sopracifratura, divenuto
gradualmente più diffuso negli anni successivi per le trasmissioni sia su filo che radio. Ciò nono-
stante, nelle fonti austriache esaminate è stato possibile individuare una sola citazione riguardante
un “Cifrario Verde” che però non coincide affatto con il codice degli alti comandi italiani.
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A livello di segretezza ancora superiore si colloca un cifrario posseduto solo dal Capo di Stato
Maggiore Generale Luigi Cadorna e dal suo vice Generale Carlo Porro, denominato “FT” e ap-
plicato alla corrispondenza riservatissima tra questi ultimi e il Presidente del Consiglio dei Mini-
stri. Alla richiesta del Generale Porro di utilizzare un cifrario speciale per detta corrispondenza,
1 Servizio Informazioni, Reparto Operazioni, Sezione Cifra, Ordine di Servizio 69, Varianti alla corrispondenza in cifra
con l’Addetto Militare a Krakujevato (Serbia),14 ottobre 1915, AUSSME, fondo F1, busta. 108. Un gruppo cifrante come
28731 si trasmette come 13782 e per maggiore riservatezza si inverte l’ordine dei gruppi cifranti. Queste semplici traspo-
sizioni del tipo ROMA - AMOR, non possono impensierire gli analisti austriaci.
2 O.J.Horak, Oberst a.D. Andreas Figl.. op. cit., p.186; M. Ronge, Der Radiohorch, op cit.,p. 52a. L’”Azzurro” come il
“Rosso” era stato utilizzato fin dalla guerra di Libia e aggiornato per la mobilitazione.
3 Il carteggio dell’Ufficio Informazioni sulla distribuzione di questo cifrario, nel febbraio e marzo del 1915, si trova in
AUSSME, F3, Racc. 52.
4 O.J.Horak, Oberst a.D. Andreas Figl.. op. cit., p.165, 305. Figl cita una sola volta il “Verde”, insieme ad un cifrario
“Giallo”, ma il “Verde” citato da Figl non è quello di cui qui si parla, poiché egli ne attribuisce l’impiego all’interno delle
Divisioni, per le comunicazioni con Brigate e Reggimenti. Trattasi infatti dell’omonimo Cifrario Verde, adoperato dal gen-
naio 1918 nell’ambito del V Corpo d’Armata.,
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