Page 296 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 296

LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               Lussino, Fiume, Pola, Saraievo, Sebenico. Timisoara, Vienna, Gratz, ecc.), tedesca (Berlino,
               Colonia, Hannover, Nauen), bulgara (Filippopoli, Jamboli, Sofia, Varna) e turca (Cotantinopoli).
               Si ascoltano quindi le trasmissioni di stazioni nemiche di potenza come quella tedesca di Nauen,
               utilizzata per le comunicazioni transoceaniche, e di impianti con potenza intermedia come quelle
               di Vienna che corrisponde frequentemente con Barcellona.
               L’analisi del traffico consente di ottenere numerose interessanti informazioni. Per esempio la
               grande quantità di dispacci cifrati scambiati da Vienna, Pola e Budapest con Barcellona, (figura
               11.2), è certamente una conseguenza degli intensi rapporti diplomatici e commerciali tra gli
               Imperi Centrali e la Spagna, ma nasconde verosimilmente qualcos’altro, in connessione per
               esempio con la guerra sottomarina. 24
               A fronte di una così intensa attività della 1 Sezione di Codroipo, la prima sperimentazione del
                                                       a
               sistema di radiogoniometria austriaco al fronte terrestre italiano inizia, come si è accennato,
               solo nel gennaio del 1917, e nel marzo successivo ha luogo la distribuzione dei dispositivi alle
               stazioni di ascolto che ne acquisiscono la pratica d’impiego verso la metà dell’anno.  Anche nel
                                                                                            25
               settore navale gli Austroungarici incrementano il numero di stazioni radiogoniometriche, dopo
               che un documento caduto nelle loro mani nell’estate del 1916, aveva reso noto lo stato d’avan-
               zamento della rete adriatica italiana.


               La guerra antisommergibiLi
               La guerra sottomarina illimitata, iniziata dalla Germania il primo febbraio del 1917, si estende ov-
               viamente anche al Mar Mediterraneo ove operano sottomarini tedeschi, con basi a Pola e a Cattaro,
               prevalenti in numero e potenzialità offensive rispetto a quelli austriaci dislocati nelle stesse basi.
               Il tonnellaggio delle navi affondate direttamente dalla “Flottiglia Sommergibili Pola” o dalle
               mine posate da questo gruppo, aumenta nei mesi successivi raggiungendo un picco in aprile
               quando, solo nel Mediterraneo, si registra una perdita totale di naviglio alleato pari a più di
               250.000 tonnellate di stazza lorda (tsl), di cui meno del 10% dovuto a sommergibili austriaci.
               Quantitativi così elevati diminuiscono gradualmente nei mesi successivi e si riducono a circa 35.000
               tsl negli ultimi mesi di guerra, grazie alle contromisure messe in atto dagli Alleati dell’Intesa, tra cui
               primeggiano lo sviluppo delle radio intercettazioni, localizzazioni e decrittazioni condotte in
               modo coordinato da Italiani, Inglesi e Francesi.
               Non si intende qui illustrare il grande sforzo compiuto dall’intero complesso radiogoniometrico
               e d’ascolto realizzato dagli Alleati nel Mediterraneo, ma riportare solo alcuni dei contributi alla
               lotta antisommergibili forniti dal Reparto crittografico nella prima metà del 1917, tratti soprat-
               tutto da un rapporto redatto da Luigi Sacco nel luglio di quell’anno e da alcune notizie incluse
               nei diari della Sezione R. 26
               Particolare interesse rivestono  le informazioni relative al mese di aprile 1917, quando per esem-
               pio si individuano i nominativi radio a tre lettere dei sommergibili tedeschi di cui le prime due
               indicano la flottiglia di appartenenza e l’ultima le singole unità. «Il gruppo bi letterale FQ è stato
               chiamato come “chiamata di flottiglia”; i nominativi della flottiglia FQ uditi nel mese di aprile
               nel Mediterraneo sono stati i seguenti: FQC (9 aprile); FQWH (9 aprile), ecc.». 27


               24   ibidem, lug. – ago 1917. Nel solo mese di agosto, il numero di dispacci da Pola a Barcellona è pari a 500 di cui 100 cifrati
               e, nel senso inverso, a 310 di cui 100 cifrati.
               25   M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p.19,  21.
               26   Servizio Informazioni, Sezione R, Notizie Riassuntive sui Sommergibili Nemici, Roma, 27 luglio 1917, ISCAG, Racc.
               223. Purtroppo la copia conservata nell’archivio ISCAG manca delle ultime pagine ed è limitata ai mesi di aprile, maggio e
               parte di giugno. Secondo i diari della Sezione R, la Relazione è inviata al Comando Generale del Genio il 29 luglio. Dagli
               stessi diari risulta che il primo aprile Luigi Sacco aveva inviato al Capo del 4  Reparto del Ministero Marina un altro rap-
                                                                       o
               porto intitolato “Notizie e Proposte circa le Comunicazioni RT dei Sottomarini Nemici”.
               27   ibidem. Nel mese successivo, le lettere FQ usate per indicare i sommergibili operanti nel Mediterraneo con base nei porti

                296
   291   292   293   294   295   296   297   298   299   300   301