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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
litativa dell’attività svolta . Ancora meglio che nell’anno precedente, le stazioni nemiche sono
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raggruppate asseconda della loro nazionalità, della lunghezza d’onda, ecc. e per ciascuna di
esse si effettua una puntuale analisi del traffico, definendo nominativi, stazioni corrispondenti,
11.1 Localizzazione goniometrica delle stazioni adriatiche e balcaniche nemiche, maggio – giugno 1917
tipologia e frequenza dei contatti, unitamente alla caratteristiche tecniche tra cui soprattutto la
tipologia dei cifrari impiegati.
La figura.11.1 sintetizza i rilievi riguardanti le stazioni della zona balcanica, effettuati nei mesi
di maggio e giugno del 1917 e consente, mediante il confronto con l’analoga mappa riportata nel
precedente capitolo, di apprezzare i progressi compiuti nell’arco di poco più di un anno, dovuti
anche alla realizzazione del nuovo impianto di Lecce.
Per gran parte del 1917, fino all’offensiva austro – tedesca di ottobre, le intercettazioni di sta-
zioni campali austriache al fronte italiano divengono poco frequenti, a causa del rigorosissimo
silenzio radio imposto dai Comandi, mentre continuano a trasmettere alcune emittenti austriache
nella penisola balcanica, particolarmente in Montenegro, Serbia e Albania che, regolarmente
intercettate, forniscono materiale crittografico utile per penetrare i cifrari usati anche nelle rare
comunicazioni delle stazioni operanti in Italia.
Oltre alle stazioni campali e navali austriache, vengono seguite con assiduità dagli intercettori
italiani le stazioni fisse di nazionalità austroungarica (Budapest, Castelnuovo di Cattaro, Durazzo,
23 Ufficio Radio Telegrafico di Codroipo, Relazioni sul servizio d’ascolto radiogoniometrico, gen. - feb.; mar. - apr.; mag.
- giu.; lug. - ago.; nov. - dic.,1917, ISCAG, Racc. 223. Le relazioni sono tutte firmate dal Tenente Magni, successore del
Capitano Sacco.
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