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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
soluto la trasmissione in chiaro dei dispacci e di impiegare
invece opportuni cifrari. A loro volta i collegamenti TPS di-
sturbano le comunicazioni telefoniche che avvengono nella
zona vicina al trasmettitore.
L’impiego nell’Esercito italiano inizia nella primavera del
1917 con 100 apparati di produzione francese distribuiti tra
le Armate, «per le comunicazioni dalle prime linee ai co-
mandi immediatamente retrostanti (portata massima: km 3,5
circa)». Nelle diverse unità a cui è affidata la sperimenta-
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zione non si ottengono risultati omogenei: mentre presso la
1 Armata il sistema si dimostra utile, anche perché la TPS
a
consente collegamenti tra postazioni in caverne e gallerie,
le esperienze della 2 e della 3 Armata non risultano altret-
a
a
tanto positive, probabilmente anche a causa della lunghezza
eccessiva adottata per le basi che, estese fino a 400 m per
aumentare la portata dei collegamenti, divengono più diffi- 11.17 Soldati francesi che operano un
cilmente gestibili e vulnerabili ai tiri dell’artiglieria nemica. collegamento TPS
Successive forniture , con amplificatori di maggiore sensibilità, consentono di ridurre le di-
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mensioni delle basi, favorendo la definitiva adozione della TPS in tutto il fronte italiano ove il
sistema fornirà prestazioni utilissime durante alcune battaglie decisive come quella del Solstizio.
A fine guerra si conteranno 170 sistemi funzionanti.
11.18 Cifrario TPS con gruppi a tre cifre (Biblioteca ISCAG)
95 Comando Supremo, Ufficio Tecnico, Promemoria per S.E. il Sottocapo di S.M., Oggetto: Apparati TPS, 25 marzo 1918,
ISCAG, Racc. 225.
96 ibidem.
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