Page 365 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO TREDICESIMO
Occorre perciò ricorrere a una sopra-
cifratura, realizzata mediante tabel-
le cifranti e decifranti - le già citate
Geheimklappe - compilate dalle singo-
le unità combattenti. Un esempio dei
due “fazzoletti” compilati è riportato
nella figura 13.13. Le caselle vuote
sono riempite da ciascuna unità estra-
endo a sorte i numeri a due cifre da
00 a 99. Queste tabelle consentono di
sostituire solo le prime due cifre delle
tre contenute in ciascun gruppo cifran-
te, leggendole sulla prima riga e sulla
prima colonna della tabella cifrante e
sostituendole con il gruppo estratto a
sorte letto all’incrocio della colonna e
della riga corrispondenti.
Il cambiamento dei fazzoletti costitu-
isce la misura usata per garantire la
segretezza del cifrario e, a tale scopo,
deve ripetersi frequentemente. Rima-
ne comunque un punto debole nella
sopracifratura a causa della mancata
sostituzione della terza cifra che può
rappresentare un appiglio per i decrit-
13 12 Prima pagina del Vocabolario compreso nel cifrario tatori. Inoltre, la mancanza di omofoni
Schlüsselheft
nel repertorio può creare, nel periodo
di validità di ciascuna versione delle tabelle, ripetizioni anch’esse molto utili agli analisti per co-
minciare “la scalata” al cifrario, ancora più facile se questi posseggono il vocabolarietto di base.
In una seconda edizione del cifrario, sono stati utilizzati gruppi cifranti di quattro cifre comple-
tamente sostituibili nella sopracifratura, mediante tabelle diverse da quelle riportate nella figura
precedente.
Questo cifrario divisionale, l’unico di tipo “provvisorio” adottato dagli Austriaci e mutuato,
come si è detto, da quello tedesco, è stato risolto dagli Italiani, come si dimostrerà nel narrare le
vicende connesse con la Radio Intelligence negli ultimi mesi di guerra.
commenti suLL’evoLuzione dei cifrari
La necessità di cambiare frequentemente i cifrari, determina in tutti gli Eserciti belligeranti, la
spasmodica ricerca di sistemi che richiedano al nemico uno sforzo sempre più grande per la loro
soluzione e, contemporaneamente, non complichino il lavoro di cifratura e decifrazione.
Nell’evoluzione dei metodi di cifratura, si possono talvolta individuare linee di tendenza comuni
almeno ai più importanti eserciti in campo. Il crittologo francese Giviérge riconosce l’esistenza
di questo fenomeno e si pone domande sull’origine del fenomeno che potrebbe derivare da «idee
che sono nell’aria», oppure più verosimilmente da informazioni contenute nei documenti reci-
procamente sottratti durante i combattimenti.
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43 Marcel Giviérge, Questions de Chiffre, op.cit., N° 33, marzo 1926, N° 34, maggio 1916 (Traduzione in inglese in War
Department, Cryptography and Cryptanalysis reprinted from The Signal Corp Bulletin, p. 4 -31). I risultati dell’esperienza
francese su questo tema sono esposti nelle pagine 15 e 16 dell’opera qui citata.
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