Page 71 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 71

CAPITOLO TERZO




                  Redl, ma la persona non era stata ancora scoperta. (in realtà sospettavano che esistesse una spia,
                  ma non sapevano chi fosse, N.d.A.). Così il ministro degli esteri era costretto alla politica della
                  magnanimità anche verso il Montenegro.»
                                                         16

                  Le fonti informative aLL’estero
                  Nei primi anni del Novecento l’attività informativa da svolgersi all’estero aveva ormai perso il
                  manto di segretezza che l’aveva a lungo contraddistinta e tenuta quasi nascosta anche all’interno
                  del vertice militare, acquistando invece una propria dignità nell’ambito del Comando del Corpo
                  di Stato Maggiore, al pari di quella relativa ai piani di guerra e alle operazioni, alla logistica, ecc.
                  Prova ne sia che nei piani di insegnamento degli istituti di formazione figurava la materia “servizio
                  informazioni”, come parte dell’arte militare, comparendo anche nelle sinossi ad uso degli allievi
                  frequentatori dei corsi. Nell’edizione 1912 di tali sinossi era riportato il quadro delle fonti informa-
                  tive utilizzabili all’estero, sin dal tempo di pace, col rispettivo rendimento e grado di attendibilità:

                        Gli addetti militari presso le ambasciate non rappresentano una fonte notevole, giacché la
                        loro delicata posizione, rende poco conveniente la raccolta di elementi riservati. I conna-
                        zionali all’estero possono fornire talora informazioni, ma, causa la poca competenza della
                        maggioranza, non potranno avere grande esattezza: i pochi competenti saranno maggior-
                        mente soggetti a sorveglianza. Gli impiegati governativi di confine possono fornire utili
                        elementi, ed in modo speciale quelli addetti al servizio di polizia, pure essendo il loro raggio
                        d’azione e la loro competenza limitati. I cittadini di stato estero qualora ben pagati, potranno
                        in qualche caso fornire informazioni; è bene, in genere, diffidarne, dato il loro basso livello
                        morale. Ad ogni modo la loro azione dovrà essere convenientemente indirizzata e le notizie
                        dovranno essere accuratamente controllate. Gli emissari, ossia gli individui inviati in mis-
                        sione all’estero, in tempo di pace offrono buone garanzie, specialmente se la loro scelta è
                        fatta col dovuto discernimento [...]. I disertori sono fonti di notizie, però di poco valore, data
                        l’ignoranza dell’elemento in genere e la facilità di inganni; si dovrà ad ogni modo eseguire
                        un accurato controllo. La stampa è pure un buon mezzo di informazioni per apprendere no-
                        tizie sugli armamenti, sugli aumenti e cambi di guarnigione, sui lavori, sulle fortificazioni,
                        ecc. La stampa non quotidiana avrà ancora il vantaggio della maggior competenza dei col-
                        laboratori e fornirà speciali notizie più attendibili.
                                                                 17

                  monografie deL territorio
                  Uno dei prodotti dell’attività di Intelligence, estremamente utile per la preparazione della guerra
                  erano le monografie del terreno estese ai territori di confine sia in Italia che all’estero, ordinate ad
                  esempio secondo la figura 3.4. Per il loro riordinamento, deciso nel 1913 da Pollio, fu costituito
                  presso il comando della Divisione militare di Milano un Ufficio Monografie e Guide Militari
                  del terreno, affidato alla direzione del generale Carlo Porro, futuro Sottocapo di Stato Maggiore
                  dell’Esercito, e posto alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.   A par-
                                                                                                  18
                  tire dall’ottobre 1914 l’Ufficio Monografie venne comandato dal tenente colonnello Giovanni
                  Garruccio, futuro Capo Ufficio Informazioni del Comando Supremo.
                  Se l’Ufficio Monografie non era ancora collegato direttamente alla branca informazioni, si avvale

                  16   Promemoria in data 9 gennaio 1914, La politica estera austro-ungarica in una conferenza del conte Sternberg, Scacchie-
                  re Orientale, AUSSME, fondo G-22 Scacchiere Orientale.
                  17   Scuola militare, Sinossi di arte militare, Modena, 1912, Biblioteca del CESIVA – Civitavecchia.
                  18   Circolare n. 225 in data 10 novembre 1913, Riordinamento dell’attuale materiale monografico del terreno. Distribu-
                  zione della guida militare n. 2 (Cadore, Agordino, Feltrino, Bellunese), Comando del Corpo di Stato Maggiore – Ufficio
                  Segreteria, AUSSME, fondo F4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore. Prima del conflitto mondiale, l’Ufficio Monografie e
                  Guide Militari del Comando del Corpo di Stato Maggiore diede alle stampe sei guide militari tutte relative al confine con
                  l’Austria - Ungheria.


                                                                                                      71
   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76