Page 75 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO TERZO
L’Ufficio Informazioni aveva proposto borse di studio per gli ufficiali da inviare all’estero ad ap-
prendere le lingue slave e magiara, in modo che almeno presso ogni comando di corpo d’armata,
vi fossero persone capaci di interrogare disertori e prigionieri parlanti soltanto uno dei diversi
linguaggi dell’Impero. Infatti:
tenuto conto della proporzione secondo la quale le varie nazionalità della Monarchia au-
stro-ungarica concorrono a costituire le forze armate dello Stato, si vede che per utilizzare
nel servizio d’informazioni gli interrogatori dei prigionieri e dei disertori, la corrispondenza
della quale si venga in possesso e la stampa quotidiana, la conoscenza della lingua magiara
e di taluni linguaggi slavi ha importanza non certo inferiore a quella del tedesco.
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Si ricercò di diffondere l’uso di lingue slave anche tra il personale di truppa di reparti alpini e di
cavalleria destinati al servizio di pattugliamento d’avanguardia. Il problema, seppur affrontato
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con determinazione, risultò di difficile soluzione, tanto che, ancora nel novembre 1914, Cadorna
ebbe a lamentarsi dell’insufficienza di ufficiali esperti in lingua serbo-croata. Comunque, con
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circolare n. 2084 del 19 maggio 1915, l’Ufficio Informazioni riuscì ad assegnare a ogni comando
di grande unità dell’esercito mobilitato un congruo numero di interpreti delle varie lingue parlate
nella Monarchia austro-ungarica, lasciando altresì facoltà ai comandi stessi di assumere in servi-
zio interpreti al momento opportuno. 28
iL probLema finanziario
L’efficienza del servizio informazioni in tempo di pace, basata molto sulla rete di agenti sparsi
all’estero, era direttamente proporzionale alla disponibilità finanziarie dell’Ufficio Informazioni.
Lo sfruttamento di spie e informatori, la corruzione di funzionari di altri Stati, le spese di viaggio
e di soggiorno all’estero di ufficiali impegnati in ricognizioni segrete, richiedevano ingenti somme
di danaro. L’Ufficio Informazioni ebbe sempre a disposizione risorse piuttosto limitate e di ciò si
dolsero tutti i responsabili del servizio e talvolta anche i Capi di Stato Maggiore dell’Esercito nei
confronti del Ministro della Guerra. Le continue richieste di aumentare le assegnazioni finanzia-
rie destinate alla branca informazioni furono esaudite solo in minima parte. Da un’assegnazione
di 61.000 lire annue del 1894, si passò nel 1913 a 98.000 lire, a fronte di una richiesta di 200.000
lire «indicata come indispensabile per provvedere a tutte le esigenze del servizio». In merito
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alla scarsità di fondi destinati all’attività informativa, Il colonnello Rosolino Poggi, subentrato al
colonnello Negri nella direzione del servizio informazioni, nell’ottobre 1912, così riferiva a Ca-
dorna: «La situazione precedente all’attuale conflitto aveva indotto ad orientare il nostro servizio
informazioni piuttosto verso la Francia, che verso l’Austria, e anche verso il primo di questi due
ti ricognizioni fatte alla frontiera orientale, ho constatato che si incontrano da parte nostra molte difficoltà a capire il linguaggio
delle popolazioni prossime al nostro confine. Credo pertanto che sarebbe necessaria una maggiore diffusione del manualetto
italo-serbo-croato». Nel corso del conflitto mondiale, l’Istituto orientale di Napoli tenne corsi accelerati semestrali di lingua
ungherese, russa, arabo letterario e moderno, albanese, turco, serbo, amarico e tigrino, greco moderno ad ufficiali convalescenti.
25 Promemoria n. 3 in data 9 aprile 1911 dell’Ufficio Informazioni per il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, AUSSME,
fondo F-4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore.
26 Si concessero premi in denaro, promozioni al grado superiore ed indennità di riassoldamento per i militari pattugliatori
distintisi nell’apprendimento delle lingue slave (foglio n. 21615 in data 28 novembre 1914, Pattugliatori pratici di idiomi
slavi, Ministero della Guerra – Segretariato Generale, AUSSME, fondo F-4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore).
a
27 Foglio in data 5 novembre 1914, Pattugliatori serbo-croati della l divisione di cavalleria, Comando del Corpo di Stato
Maggiore - Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, AUSSME, fondo F-4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore.
28 Circolare n. 5309 in data 19 settembre 1915, Interpreti, Comando Supremo – Ufficio Informazioni, AUSSME, fondo
M-7 Circolari vari uffici.
29 Promemoria n. 642 in data 18 novembre 1913, Aumento dell’assegno ordinario pel servizio informazioni, Comando del
Corpo di Stato Maggiore – Ufficio Informazioni, AUSSME, fondo F-4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore.
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