Page 73 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO TERZO
















































                  3.5 Disegno del Forte di Lardaro. Il Servizio Informazioni teneva costantemente aggiornato lo stato delle for-
                  tificazioni austro ungariche al confine italiano

                  iL probLema deLLe Lingue straniere
                  Al fine di facilitare gli interrogatori in caso di guerra e i dialoghi con militari o civili dell’Impero
                  austro-ungarico in periodo di pace, il Comando del Corpo di Stato Maggiore dette alle stampe
                  vari opuscoli, denominati “manualetti”, sulle lingue parlate nell’Impero.
                  Tra il novembre 1913 ed il 1915, furono editi non meno di quattro dizionari linguistici militari,
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                  l’ultimo dei quali, pubblicato nel novembre del 1914, fu il “Manualetto italo-tedesco-magiaro”, più
                  sviluppato e completo dei precedenti e comprendente un questionario per gli interrogatori da farsi
                  a informatori, prigionieri e disertori, riedito in veste ampliata nel 1915, alla vigilia del conflitto.
                  I manualetti tornarono utili anche all’Ufficio Informazioni del Comando del Corpo di Stato Maggiore
                  e agli ufficiali delle grandi unità preposti a svolgere gli interrogatori di civili e militari della parte
                  avversaria, integrando le norme sugli interrogatori contenute nella pubblicazione del 1914 dal
                  titolo “Istruzione per gli interrogatori da farsi in tempo di guerra ad informatori, prigionieri e



                  19   Si iniziò col Manualetto di terminologia militare italo-slovena edito dall’8° Reggimento alpini, seguito dal Manualetto
                  italo-serbo-croato che conteneva, oltre a nozioni di grammatica e ad un sintetico vocabolario, anche una lunga serie di frasi
                  più comuni nei servizi di pattuglia per poter leggere cartelli stradali, insegne e rivolgere domande non solo di carattere
                  militare a civili del luogo e soldati. Nel febbraio 1914 fu approntato il Manualetto italo-sloveno, indirizzato in particolare
                  ai militari del Distretto di Sacile, incorporati nell’8° Reggimento alpini, insegnando loro le frasi più comuni nel servizio di
                  pattuglie e di informazioni.


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