Page 90 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 90
LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
Si rileva come, sin dall’inizio del conflitto, l’Ufficio Informazioni annoverasse tra le sue funzioni
la scelta e diramazione delle “chiavi dei cifrari” e la “decifrazione dei documenti tolti al nemi-
co”, tra cui ovviamente anche i dispacci intercettati. Le modalità adottate e le iniziative assunte
dall’Ufficio per espletare queste funzioni, durante tutto il conflitto, verranno ampiamente trattate
nei successivi capitoli.
L’Ufficio Situazione di Guerra doveva svolgere le seguenti principali attività:
• raccogliere tutti gli elementi che riguardavano la dislocazione delle truppe nazionali e di quel-
le avversarie;
• compilare la situazione di guerra dell’Esercito e degli eserciti avversari secondo le istruzioni
del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito;
• confrontare, coordinare e vagliare le notizie sull’esercito avversario fornite dall’Ufficio Infor-
mazioni o dalle truppe operanti, coi dati noti sulla costituzione organica di esso e sul terreno
delle operazioni;
• compiere studi relativi al terreno del teatro delle operazioni;
• compiere studi organici sugli eserciti avversari;
• esaminare gli elementi grafici tolti al nemico con l’eventuale cooperazione degli altri uffici
competenti;
• redigere i bollettini di guerra da comunicare al Governo.
61
L’Ufficio Informazioni e quello Situazione di Guerra erano posti alle dipendenze del Reparto
Operazioni, come risulta dalla Fig.3.11 ove sono indicate le relazioni tra loro, gli altri Uffici dipen-
denti dal Reparto Operazioni e quelli dipendenti dalla Segreteria del Capo di Stato Maggiore.
62
gLi uffici staccati d’informazione
Nel quadro del potenziamento del servizio informazioni, nel marzo-aprile 1915 furono istituiti
alcuni speciali uffici nelle retrovie della zona lombardo-veneta, allo scopo di creare o consolida-
re e gestire le reti informative di oltre frontiera, conferendo loro una maggiore unità di indirizzo
e di azione, rendendone più organico e attivo il funzionamento. In caso di mobilitazione, sarebbe
stato così facilitato l’impianto dell’analogo servizio presso le grandi unità mobilitate, «per modo
che il passaggio dallo stadio di pace a quello di guerra del servizio stesso potesse avere luogo,
per quanto è possibile, automaticamente e senza scosse.»
63
Vennero anche individuati gli ufficiali destinati ad assumere l’incarico di capo ufficio informazioni
d’armata. 64
L’attività degli uffici staccati di Verona e di Brescia, nel potenziare la rete di informatori in ter-
ritorio nemico, fu facilitata dai sentimenti filo italiani della maggior parte dei trentini. Oltre alla
struttura informativa più famosa organizzata da Tullio Marchetti, ve ne erano altre parimenti attive
ed efficienti, come quella che faceva capo al generale Florenzio Aliprindi che più tardi testimoniò:
Una delle cose di cui particolarmente mi occupai fu il servizio informazioni, che mi dette dei
risultati assolutamente soddisfacenti. Ebbi la fortuna di potermi mettere in comunicazione con
dei profughi dal Trentino, i quali mi fornirono giornalmente una quantità di informazioni re-
61 Norme generali circa la costituzione e funzionamento del Comando Supremo mobilitato, Comando del Corpo di Sta-
to Maggiore, aprile 1915. All’atto della mobilitazione il Comando del Corpo di Stato Maggiore si tramutò in Comando
Supremo, trasferendosi in zona di guerra.
62 Uno specchio nominativo dell’ordinamento e della composizione dei vari reparti ed uffici del Comando Supremo mobi-
litato datato 23 maggio 1915 assegnava all’Ufficio Informazioni divenuto Ufficio Informazioni e Cifra, 37 ufficiali ed un
funzionario di Pubblica Sicurezza ed all’Ufficio Situazione di Guerra 12 ufficiali e 3 disegnatori tecnici. AUSSME, fondo
F-4 Ufficio del Capo di Stato Maggiore, busta 49.
63 T. Marchetti, op. cit., pp. 65-67.
64 Il 21 aprile i capi ufficio designati furono chiamati a Roma per ricevere dal Capo servizio le direttive verbali sull’impianto
e funzionamento dei sette uffici staccati di informazioni.
90