Page 106 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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La “quinta sponda “ storia dell’occupazione italiana della Croazia.
mantengono le proprie posizioni solamente grazie al sostegno italiano. 6
Il 29 luglio le autorità civili e militari croate abbandonano Knin per rifugiarsi
a Drniš e i poteri per la tutela dell’ordine pubblico sono assunti dalla Divisione
Sassari. A Drniš, dove si trova un altro presidio italiano, vanno affluendo sbandati
dell’esercito e della milizia croata per essere riordinati: le truppe regolari passano
agli ordini del comando italiano mentre gli ustaša sono disarmati per evitare inci-
denti, anche se non sono adottati provvedimenti contro gli autori dei più efferati
delitti compiuti in precedenza. A questo punto, dal momento che l’eventualità di un
nuovo attacco dei ribelli a Knin avrebbe visto nel presidio italiano il solo baluardo
difensivo, il comandante e gli ufficiali della Sassari decidono di accordarsi con i
serbi insorti, non avendo questi dimostrato particolare ostilità alle truppe italiane
(salvo episodi isolati), al contrario del pericolo rappresentato dal movimento parti-
giano, ancora minoritario ma in fase di organizzazione. Avuta l’assicurazione che
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i poteri nella zona sarebbero rimasti agli italiani, i serbi s’impegnano a collaborare
all’opera di “pacificazione” e a impedire che nella zona prenda consistenza il movi-
mento partigiano. Le truppe regolari croate, una volta rientrate in città, accuseranno
le truppe italiane di aver organizzato la rivolta e armato le bande serbe per occupare
ulteriori aree di territorio da annettere all’Italia. I poteri civili saranno riconsegnati
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alle autorità croate solamente il 9 agosto, pur rimanendo le truppe italiane in città
con compiti di presidio, come del resto avverrà a Drniš e Gračac.
Le agitazioni dell’elemento serbo preoccupano le autorità croate: diffusa la con-
vinzione che i serbi della Dalmazia siano riusciti ad accattivarsi la fiducia delle
autorità militari italiane e svolgano un’azione “deleteria” dentro e fuori i confi-
ni dalmati. La convinzione sottintende la responsabilità dei comandi italiani negli
eventi che minano la stabilità dello Stato Indipendente Croato. Casertano rimpro-
6 ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Ministero dell’Interno, sez. I n. OI2445/441, a Ministero Affari
Esteri A.G. IV, oggetto: Notizie dalla Dalmazia relative alla situazione in Croazia, Roma 22
agosto 1941-XIX; id., R. Legazione Zagabria, a Gab.A.P. (U.C.), Telegramma n. 7554, Se-
greto non diramare, f.to Casertano, Zagabria 31 luglio 1941-XIX; id., Ministero Affari Este-
ri, al Gab.A.P. (U.C.), A.G. IV, 34/R., 8820, Riservato, Appunto, 30 agosto 1941.
7 AUSSME, N. 1-11, b. 523, Comando Divisione Sassari, Diario Storico, Notiziario giorna-
liero, prot. n. 585, P.M.16, 31 luglio 1941-XIX; id., Notiziario giornaliero, Notizie sui ribelli
nella zona di Tenin, P.M.86, 31 luglio 1941-XIX; id., Riassunto della situazione politico-mi-
litare nel periodo dal 1° maggio al 31 luglio 1941-XIX, P.M.86, 1° agosto 1941-XIX; id., b.
582, Comando VI Corpo d’Armata, Stato Maggiore-Ufficio Operazioni, a Comandanti Divi-
sioni Sassari, Bergamo, Marche, e p.c. a Comando 2ª Armata e Governatorato della Dalma-
zia, prot. n. 3650/Op, oggetto: Situazione in Dalmazia, f.to generale comandante del Corpo
d’Armata R. Dalmazzo, P.M.39, 29 luglio 1941-XIX.
8 ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Ministero dell’Interno, sez. I n. OI2445/441, a Ministero Affari
Esteri A.G. IV, oggetto: Notizie dalla Dalmazia relative alla situazione in Croazia, 2° - Te-
nin, Roma 22 agosto 1941-XIX.
106 Capitolo sesto

