Page 111 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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Popolazione e nazionalità


             di mutilazioni o invalidità riportate in guerra combattendo al servizio dell’esercito
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             italiano.  La questione sarà sollevata nel dicembre del 1942 in seguito al ricovero
             negli ospedali metropolitani di un numero sempre maggiore di gregari delle forma-
             zioni anticomuniste dei territori croati occupati e delle milizie nazionaliste monte-
             negrine, che asserivano spettasse loro un premio in denaro per le ferite riportate.
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                Se  in  Bosnia-Erzegovina  i  referenti  serbi  per  gli  italiani  sono  Jevđević  e
             Trifunović-Birčanin, in Lika e nel distretto di Knin i contatti avvengono con Rad-
             milo  Grgić,  altro  capo  delle  formazioni  četniche,  e  il  pope  ortodosso  Momčilo
             Đujić, decorato da re Petar con la “Stella dei Karađorđević con spade”, la più gran-
             de onorificenza concessa dal governo jugoslavo a Londra, per il valore militare
             ed il merito dimostrato contro il nemico – nonostante il pope avesse smentito la
             notizia del conferimento. Il gruppo di Đujić, le MVAC Dinara, operava coordina-
             to dal comando della Divisione Zara nei settori di Knin, Obrovazzo e Chistagne,
             ma risultava pienamente indipendente nelle questioni di reclutamento e autonomo
             nell’attività operativa, sia pure inquadrata nell’azione della divisione italiana. 20
                Anche in virtù di tale indipendenza, tedeschi e croati temevano che emissari in-
             glesi potessero coinvolgere i četnici in una vasta operazione contro l’Asse in intesa
             con i partigiani. Così come avevano sciolto analoghe formazioni alle dipendenze di
             Nedić in Serbia, i tedeschi insistevano affinché le stesse misure fossero adottate dai
             comandi italiani.  E lo stesso chiedevano le autorità croate, contro la “pericolosa
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             collaborazione” dei militari italiani con i četnici nella “seconda zona”. I croati insi-
             stevano sul fatto che i četnici più che impiegare le proprie forze contro i partigiani,
             soprattutto nelle zone dove gli italiani avevano loro lasciato il controllo territoriale,
             si abbandonavano all’annientamento della popolazione croata, come si era verifi-

             18  Ibidem, Ministero della Guerra-Gabinetto, a Comando Supremo-Uff. Ord. e Add. e p.c. allo
                Stato Maggiore R. Esercito-Uff. Ord., prot. n. 74517/76.5.14, oggetto: Formazioni armate
                anticomuniste organizzate da Supersloda e milizie nazionaliste montenegrine. Pensioni di
                guerra, il Sottosegretario di Stato A. Scuero, Roma 1 dicembre 1942-XXI; ibidem, b. 48,
                fasc. 10, Attività sovversiva in Montenegro dal 12 gennaio al 20 agosto 1943, Ministero
                della Guerra, Gabinetto, Formazioni anticomuniste organizzate da Supersloda e milizie na-
                zionaliste montenegrine – Pensioni privilegiate di guerra, Roma 24 gennaio 1943-XXI; id.,
                Ministero della Guerra, Gabinetto, Formazioni anticomuniste croate e milizie montenegrine
                – pensioni di guerra, Roma 27 marzo 1943-XXI.
             19  Ibidem, b. 39, fasc. 15, Ministero della Guerra-Gabinetto, al Comando Superiore FF.AA.
                Slovenia-Dalmazia, prot. n. 74516/76.5.14, oggetto: Formazioni anticomuniste e milizie na-
                zionaliste. Premi per ferite riportate al servizio dell’Italia, f.to d’ordine il Capo del Gabinet-
                to E. Magliano, Roma 1 dicembre 1942-XXI.
             20  ASDMAE, b. 1496 (AP 31), a Comando Generale M.V.S.N., Servizio Politico e Ufficio Co-
                ordinamento Roma, 828/2/1, Comportamento dei cetnici della zona di Knin ed atteggiamen-
                to delle autorità militari italiane verso di essi, 17 giugno 1943-XXI.
             21  AUSSME, M-3, b. 20, fasc. 11, Ministero degli Affari Esteri, Gab.A.P., Appunto per l’Eccel-
                lenza il Ministro, Roma 2 gennaio 1943-XXI.

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