Page 116 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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La “quinta sponda “ storia dell’occupazione italiana della Croazia.


            litorale dirigendosi verso l’interno si abbandonano invece a violenze e saccheggi
            contro la popolazione, registrate nella prima metà di settembre a Sarajevo – dove
            le stesse truppe tedesche sembra abbiano fatto fuoco sugli ustaša per porre fine
            alle violenze – così come nell’Erzegovina nelle zone di Stolac-Ljubinje, Imotski,
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            Gacko e Nevesinje.  L’attenzione dei comandi italiani è rivolta soprattutto alle
            possibili reazioni degli ustaša che rimangono sul territorio “rioccupato”: singoli
            reparti e formazioni irregolari croate non sembrano infatti disposti a desistere dalle
            loro imprese e si dichiarano intenzionati a resistere alla rioccupazione dell’alleato
            italiano.  Nel complesso, tuttavia, il loro scioglimento e l’esonero dai propri inca-
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            richi delle autorità locali croate più compromesse nelle precedenti violenze avverrà
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            senza particolari ripercussioni.  Lo stesso maresciallo Slavko Kvaternik, Ministro
            delle Forze Armate croate non certo noto per le simpatie verso l’alleato di Roma,
            invita comandanti e soldati croati a mantenere un corretto comportamento nei con-
            fronti degli ufficiali e dei militari italiani e a non svolgere propaganda anti-italiana.
            La dislocazione di unità italiane sul territorio risulta infatti necessaria: le forze ri-
            belli guadagnano posizioni e nel complesso la situazione in Bosnia rimane critica. 36
               Il 7 settembre Ambrosio annuncia alle popolazioni l’assunzione dei poteri civili
            e il passaggio delle autorità croate agli ordini di quelle militari italiane, con la colla-
            borazione del commissario generale amministrativo nominato da Zagabria Andrija
            Karčić, avvocato e diplomatico, che agli ordini delle autorità militari italiane avreb-
            be diretto le autorità civili croate da Sušak.  L’incarico successivamente sarebbe
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               settembre 1941-XIX; ibidem, b. 569, Diario Storico Comando Divisione Sassari, Notiziario
               giornaliero, P.M.86, 17 agosto 1941-XIX; ibidem, b. 583, Diario Storico Comando VI Corpo
               d’Armata, Notiziario n. 105, Imotski, Signo, P.M.39, 16 agosto 1941-XIX; id., Notiziario n.
               111, Varie, Livno, P.M.39, 22 agosto 1941-XIX; id., Comando 2ª Armata-Ufficio Affari Ci-
               vili, Istruzioni riservate per l’applicazione del bando in data 7 settembre 1941, P.M.10, 20
               settembre 1941-XIX
            33  AUSSME, N. 1-11, b. 583, Comando VI Corpo d’Armata, Comando Divisione Marche,
               Cause che hanno direttamente od indirettamente provocato i disordini verificatisi nel perio-
               do 25 agosto-4 settembre, nel territorio di giurisdizione Divisione Marche, s.d.; id., Notizia-
               rio n. 133, P.M.39, 14 settembre 1941-XIX. Solo a Gacko e dintorni vengono massacrati da-
               gli ustaša e da fiancheggiatori musulmani circa milleduecento ortodossi. Ibidem, Notiziario
               n. 130, Ragusa-Mostar, P.M.39, 11 settembre 1941-XIX.
            34  Ibidem, Notiziari n. 110-115, P.M.39, 23-26 agosto 1941-XIX.
            35  ASDMAE, b. 1493 (AP 28), Ministero degli Affari Esteri-Gab.A.P.-Uff. Croazia, a Governo
               della Dalmazia, Rapporto di un Ispettore di P.S. in missione a Zagabria sulla situazione in
               Croazia, Roma 23 agosto 1941-XIX.
            36  Ibidem, Ministero della Difesa territoriale, Quartiere Generale, prot. n. 2146, Segreto, f.to il
               Ministro della Difesa territoriale Maresciallo Kvaternik, Zagabria 26 agosto 1941-XIX.
            37  Hrvatski Državni Arhiv (HDA), 491, Opće Upravno Povjereništvo (OUP), MUP-a NDH kod
               II. Armate talijanske vojske, kut. 2, 1941, povjerljivi spisi 578-1592, Zapovjedništvo II Ar-
               mije, Proglas pučanstvu, General Armijski Zapovjednik V. Ambrosio, 7. rujna 1941.

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