Page 33 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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I rapporti italo-jugoslavi tra le due guerre
tedeschi ribadiscono chiaramente al reggente jugoslavo che intendono al più presto
creare nei Balcani una situazione di assoluto e definitivo predominio militare, che
consenta loro la completa disponibilità di forze e la piena libertà di azione. Con
l’adesione della Bulgaria al Tripartito, i tedeschi hanno di fatto già completato l’ac-
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cerchiamento politico e militare della Jugoslavia. Per la dirigenza di Belgrado si
tratta a questo punto di trovare una formula di adesione apparentemente negoziata
e non apertamente imposta, che salvi l’orgoglio nazionale dinanzi l’opinione pub-
blica e i militari. 34
Il grave momento che la Jugoslavia attraversa, provoca nel Paese una netta divi-
sione tra due correnti, l’una rappresentata principalmente dai croati, che manifesta
cautamente una tendenza conciliatrice verso l’Asse, l’altra impersonata dai nazio-
nalisti jugoslavi e dai serbi, che difendono invece l’integrità territoriale e ostenta-
no la propria ostilità alla politica di potenza tedesca. Il 13 marzo Pavle autorizza
Cincar-Marković a trattare con i tedeschi sulla base delle proposte ricevute pochi
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giorni prima al Berghof. Con l’adesione al Tripartito la Jugoslavia avrebbe otte-
nuto la garanzia dell’inviolabilità del proprio territorio senza l’obbligo di sostenere
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le potenze dell’Asse nello sforzo bellico. Il 22 marzo arriva l’ultimatum di Rib-
bentrop a Cincar-Marković: la decisione definitiva in merito all’adesione jugoslava
dovrà pervenire a Berlino nei giorni successivi, altrimenti Belgrado perderà l’oc-
casione di sistemare vantaggiosamente le proprie relazioni con l’Asse. L’adesione
al Tripartito è ormai obbligatoria per garantire l’integrità dello Stato jugoslavo.
La residenza reale diviene sede di una serie di consultazioni: il principe reggente
sottopone l’argomento al consiglio della corona – composto dai principali ministri
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e dai vertici militari – di cui fa parte anche Maček. I membri del consiglio e la
maggioranza dei ministri si dimostrano favorevoli all’accordo con la Germania, tre
ministri si dimettono dichiarando che l’adesione al sistema diplomatico dell’As-
se sarebbe stata estremamente pericolosa per l’indipendenza dello Stato. Nella
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scelta jugoslava ha un ruolo determinante lo schieramento quel giorno stesso (22
33 Ibidem, Stralcio della situazione settimanale n. 11, Jugoslavia, Situazione politico-militare,
13 marzo 1941-XIX.
34 Ibidem, Stralcio della situazione settimanale Stati esteri n. 12, Jugoslavia, Situazione politi-
co-militare, 20 marzo 1941-XIX.
35 G. Perich, Mussolini nei Balcani, Milano, Longanesi, 1966, p. 61.
36 Documents on German Foreign Policy 1918-1945 (DGFP), Series D (1937-1945), Vol. XII,
The War Years, February 1-June 22, 1941, London, Her Majesty’s Stationery Office, 1962,
docc. 156, 216, 165, 183, 281.
37 Ibidem, docc. 191, 192, 194, 256, 320.
38 AUSSME, H-3, b. 66, fasc. 2, Stralcio al bollettino giornaliero n. 82, Jugoslavia, 23 marzo
1941-XIX.
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