Page 187 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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178 GIULIANO MANZARI
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L'illcrociatore corazzato Vettor Pisalli, della Ileo costituita Forza Navale Oceallica, illviata iII
Cilla a partire dal J 4 agosto 1900
Candiani, che, da guardiamarina, era stato in Cina sul Magenta, ed era poi tornato
in Estremo Oriente nel 1874 e nel 1880 come ufficiale addetto al Duca di
Genova. Le navi furono fatte partire man mano che ne terminava l'allestimento:
1'11 giugno lasciò La Spezia l'incrociatore Fieramosca (capitano di vascello Carlo
Negri), su cui l'ammiraglio alzava la propria insegna; il 30 giugno partirono da
Venezia, gli incrociatori Stromboli (capitano di vascello Raffaele Marselli) e Vesuvio
(capitano di vascello Ermenegildo Zezi); il3 luglio lasciò Napoli, assieme ai trasporti
(dei quali sarà trattato in seguito pitl in dettaglio) l'incrociatore corazzato Vettor
Pisani (capitano di vascello Onofrio de Filippis). Le navi da guerra giunsero in
Cina scaglionate. Appena dato fondo alle ancore, nel pomeriggio del 14 agosto,
l'ammiraglio Candiani ordinò lo sbarco di due compagnie di marinai del Fieramosca,
affidandole al comandante in seconda della nave, capitano di corvetta Emilio
Manusardi, perché le guidasse a Pechino. Dopo una sosta di tre giorni a Tien-tsin,
la mattina del 18, i circa 200 marinai italiani si misero in viaggio, e il 27, dopo
una lunga e faticosa marcia, arrivarono a destinazione, seguiti a breve distanza
dalle loro salmerie. Il contingente italiano si era installato, come detto, in un tempio
costruito su due tombe, mentre la Legazione era stata posta temporaneamente in
un edificio sequestrato. Il 28 agosto i marinai parteciparono all'ingresso dimostrativo