Page 195 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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              dell'impiego delle artiglierie e,  alle  8 del mattino successivo, britannici, italiani e
              tedeschi rilevarono i francesi  in  altrettante porte della città, alzando le  rispettive
              bandiere  nazionali  sulle  mura;  agli  italiani  toccò  la  Porta Sud.  I giorni  seguenti
              furono caratterizzati da continui screzi tra i francesi e i militari delle altre nazioni  (35).
                  L'unico  fatto  di  un certo  rilievo,  dopo  dieci  giorni  di  permanenza,  quando
              già  era  iniziato  il  rientro  delle  truppe  verso  le  città  di  Pechino  e  Tien-tsin,  si
              verificò il29 con la perlustrazione.effettuata sulle montagne alla ricerca del piccolo
              convoglio del  tenente  Giacomo Amoroso e 16 soldati e marinai italiani montati,
              che sembrava fosse stato assalito e distrutto dai cinesi. Per rintracciarlo, accompagnati
              da uno squadrone di cavalleria britannico, partirono in massa gli italiani non ancora
              rientrati a Pechino: due compagnie di bersaglieri, tre sezioni d'artiglieria, un plotone


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                             Il territorio compreso fra  Pechino, Tien-tsin e Pao-ting fu
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