Page 199 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
P. 199
190 GIULIANO MANZARI
seppe di una strage di oltre 200 Cristiani fatta dai Boxer a Tcia-tao, situata a
ventotto chilometri da Huai-Iai. Lasciato il grosso del contingente a Tciang-ping,
con l'ordine di procedere il giorno seguente verso Nan-ko, il colonnello Salsa
assunse il comando di un contingente comprendente lo squadrone di cavalleria,
venti italiani montati, due compagnie di fanteria e due plotoni di marinai, uno
austriaco e uno italiano. Il 28 tale reparto entrò di sorpresa a Tciang-ping e vi
riportò l'ordine; lasciato il paese, il 30 la colonna Salsa si ricongiunse al grosso,
del quale, nel frattempo, aveva assunto il comando il generale tedesco von Gayl,
appositamente inviato dal maresciallo Waldersee. Nella notte fra il 1 e il 2
0
dicembre il contingente italiano fu inviato a Yan-fang, ove non trovò nessuno e,
i14, rientrò con il resto della colonna a Pechino, dopo una marcia di 490 chilometri
effettuata in 23 giorni con un tempo pessimo e temperature molto basse. Per gli
italiani, l'unico fatto d'armi di una certa importanza, durante quella spedizione,
si svolse a Huan-Iai, ove rimase ferito il comandante di presidio, Bichi; fu un
breve scontro a fuoco sostenuto vittoriosamente e senza perdite contro una
quarantina di Boxer; nel corso dei combattimenti quindici Boxer furono uccisi,
tre ne furono catturati e numerosi altri furono i feriti e i dispersi. Bichi si portò
a casa la bandiera rossa dei Boxer e parecchie armi antiquate. La sua ferita, dopo
quindici giorni, guarì perfettamente. 1110 dicembre 1900 il Pei-ho gelò, rendendo
impossibile la navigazione per Tien-tsin. Le navi da guerra italiane andarono a
svernare in posti dove l'acqua di mare non gelava (Hong-kong, Vladivostock,
Han-kan, Yokohama) con a bordo una cinquantina di soldati italiani ritenuti non
in grado di affrontare il clima rigidamente continentale del Ci-li. Cammiraglio
Candi ani approfittò dell'occasione per far condurre spedizioni scientifiche e
esplorative. Nel gennaio-febbraio 1901, agli ordini del comandante in seconda
dell'Elba, capitano di corvetta Alberto Della Riva di Fenile, fu condotta una
spedizione nel Ce-kiang, per esplorare il distretto di Ning-hae. Ne facevano
parte il sottotenente di vascello Federico Dalla Zonca (dell'Elba), il medico di 2 a
classe Eduardo Baccari e il guardiamarina Silvio Salza (del Fieramosca), oltre
all'ingegnere di 1 a classe Curio Bernardis, con 32 soldati e 22 marinai. Una seconda
spedizione, di tipo mineralogico, al comando del tenente di vascello Gustavo
Vettori del Vettor Pisani, con il medico di 2 a classe Erasmo Ehrenfreund, fu
condotta al Monte dell'argento (Gnim-sen). Il tenente di vascello Giovanni
Giovannini, del Fieramosca, effettuò il rilievo della Baia di Nimrod, per correggere
le inesattezze della cartografia inglese. Fra marzo c luglio, fu effettuata una terza
spedizione, condotta dal Bernardis, con il neo promosso sottotenente di vascello
Salza, nella vallata del Ta-pe-yang, alla ricerca di giacimenti di antracite.