Page 34 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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26 TIBERIO MORO
Aspetti tecnico-scientifici più particolari della spedizione italiana ebbero
pubblicazioni specifiche. Decisamente settoriale, infatti, è il volume pubblicato
da Adolfo Targioni Tozzetti ed edito da Le Monnier, a Firenze, nel 1877: Zoologia
del viaggio intorno al globo della regia pirocorvetta Magenta durante gli anni
1865-1868: Crostacei Brachiuri e Anomouri, o la monografia sui cetacei di
Giglioli, del 1874.
ArtiC0li attinenti ad aspetti nautici e meteorologici furono pubblicati sui primi
numeri della "Rivista Marittima" dal tenente di vascello Marocchetti, ufficiale di
rotta della Magenta e dal tenente di vascello Steen Andersen Bilie, che stese uno
studio sul regime dei venti e delle correnti negli oceani Atlantico ed Indiano.
Sul viaggio, inoltre, si ebbero numerosi articoli rievocativi, e cito qui quelli
apparsi su "Le vie del mondo" dell'aprile 1938 e sull' "Italia Marinara" nel febbraio
dello stesso anno.
Il viaggio della Magenta, infine, è riassunto nel primo volume della Storia delle
campagne oceaniche della R. Marina ristampato recentemente dall'Ufficio Storico
della Marina Militare (1992). La Società Geografica italiana, che a suo tempo aveva
"sponsorizzato" la componente scientifica della spedizione, aveva provveduto a
divulgare l'avvenimento sul suo Bollettino a cura di C. Negri (I e VII del 1872).
Ricordo, infine, le mostre in cui il viaggio della Magenta è richiamato per il
suo apporto scientifico; mi riferisco, ovviamente, a quelle più recenti, e precisamente
alla mostra di Prato, nel 1985, con un'esposizione fotografica-documentaria del
viaggio, e quella più significativa di Roma, nel 1993, che mise in visione al pubblico
numerosi oggetti riportati in Italia dalla spedizione e conservati nel museo Pigorini,
a cui furono donati dopo la morte del professor Giglioli.
Il viaggio della Principessa Clotilde
Lo scenario in cui si muove la Clotilde non è diverso, nelle sue linee generali,
da quello illustrato per la Magenta, anche se intervengono nuovi avvenimenti sia
in Italia che all'estero Cl2 ); per contro era stato superato il problema se l'Italia
doveva considerarsi uno Stato nuovo o la prosecuzione del regno di Sardegna(33).
Successivamente alla proclamazione del regno l'Italia era ancora un paese
diversificato: a parte le bande armate appoggiate dallo sconfitto Francesco II, con
base operativa nello Stato Pontificio, l'esercito si trovò impegnato nel meridione
per anni per la repressione del brigantaggio, coadiuvato dai tribunali militari.
Non a torto il Rodolico si poneva la domanda se il nuovo regno avrebbe
saputo conservare e consolidare l'unità e l'indipendenza(34).
Nell'estate del 1861 operavano 57 battaglioni nel Mezzogiorno, per un
totale di circa 20 mila uomini. La sollevazione della Basilicata, appoggiata da
contadini e proprietari, arrivò a "liberare" alcune città.
Due anni dopo erano impegnati 105 mila uomini, quasi due quinti dell'intero
esercito.