Page 409 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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LA MISSIONE AERONAUTICA ITALIANA IN ARAIIIA SAUDITA (1935-39) 399
AI termine di questa fase il Ministro italiano a Gedda, Persico, s'interessò
affinché agli allievi fosse consentito di proseguire per un semestre l'addestramento
sempre presso la scuola di Foggia, per conseguire sui biplani Ansaldo A.300/6 il
brevetto di pilota militare(22). Il prolungamento fu accolto, ma gli allievi furono
istradati verso il campo di Aviano (Ud), dove in quel momento aveva sede la Scuola
Caccia, momentaneamente dislocata dalla più consueta sede di Castiglione dci Lago
(Pg). Il 13 settembre 1935 aveva quindi inizio ad Aviano un "Corso speciale saudiani"
che avrebbe totalizzato 617 voli per 75h 7' di volo(23). In questo caso, il comando
espresse giudizi non positivi sugli allievi, segnalando come "l'inesperienza totale
[ ... ] in fatto di volo" dei "sudditi Saudiani" avesse dato all'istruzione "carattere di
vero e proprio corso di pilotaggio". In particolare, "all'inesperienza si univa l'assoluta
mancanza di passione per il volo, di emulazione, di amor proprio e di doti naturali
per il volo, cosÌ si sono dovute sormontare difficoltà non lievi per portare i sudditi
Saudiani in grado di volare da soli. Non solo, ma dopo il decollo bisognava sempre
insistere per farli volare tale era il loro stato d'animo poco 'aviatorio"'. Secondo la
testimonianza di un pilota italiano in servizio ad Aviano nello stesso periodo, il 27
settembre 1935 un saudita ebbe un incidente in atterraggio con l'A.300-6, capottando
senza conseguenze per sé e con modesti danni all'apparecchio(24).
Volo del re Ilm Saucl su Ca. 10 1
Da Aviano la pattuglia saudita proseguì il 28 novembre 1935 alla volta di
Foggia per un'ulteriore fase istruzionale, ed in seguito alla positiva conclusione del
corso da parte di Salik Alim e Sadaha Tarabzanli, avvenuta il l4 gennaio 1936(25),